Dopo il terremoto di magnitudo 7 che ieri ha colpito Haiti, vicino alla capitale Port-au-Prince, Save the Children, presente nel paese dal 1985 con progetti su educazione, salute e protezione, sta verificando che il proprio personale sul campo stia bene e sta pianificando le attività per poter intervenire in maniera tempestiva al fine di portare i primi soccorsi alla popolazione. L'area in cui si trova il quartier generale dell'organizzazione, infatti, è stata profondamente danneggiata, le case sono crollate e anche l'ufficio stesso ha subito danni. Dalle prime notizie arrivate, si stima che siano circa un milione e 800 mila le persone colpite dalla catastrofe nella zona di Port-au-Prince, una delle più popolose dell'isola. "I bambini e le loro famiglie sono stati costretti ad abbandonare le proprie case e stanno vivendo un momento di forte stress psicologico, oltre a vivere in un ambiente estremamente pericoloso", ha dichiarato Ian Rodgers, esperto di emergenze di Save the Children, attualmente ad Haiti. "La nostra priorità, in questo momento, è quella di fornire cibo, acqua pulita, un rifugio ed assistenza medica ai bambini colpiti e alle loro famiglie." L'organizzazione ricorda che i bambini, non solo quelli feriti, sono le persone più vulnerabili durante un'emergenza e che i prossimi giorni saranno cruciali perché occorre immediatamente intervenire per aiutarli ad affrontare il trauma subito a causa del terremoto e sentirsi nuovamente al sicuro.

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni