"Il monitoraggio - ha spiegato il coordinatore della ricerca professor Francesco Pira - come ogni anno si propone di comparare 20 siti sociali. Gli aspetti analizzati sono: grafica, usabilità, contenuti, comunicazione interattiva, giudizio globale ed accessibilità. Per quanto concerne quest'ultima, con amarezza, non è stato rilevato alcun miglioramento; la situazione rispetto all'anno precedente risulta inalterata, molti sono infatti i siti non ancora accessibili.

In ogni caso, Amnesty si riconferma il migliore della classe; mantenendo la tendenza del precedente monitoraggio, infatti, migliora ulteriormente la comunicazione interattiva.
L'utente ha la possibilità di personalizzare il suo percorso di navigazione senza perdersi". Seguono Unicef, il quale si qualifica come primo in termini di incremento generale nel corso dell'ultimo anno, e WWF.

"Il migliore - sottolinea ancora Pira - dei siti sociali a tutela dell'ambiente è sicuramente quello del WWF, il suo giudizio cresce ed ottiene il massimo del punteggio grazie alla sintesi del linguaggio ed all'organizzazione circolare dei contenuti che ruotano attorno ai due temi principali "cosa facciamo noi" e "cosa puoi fare tu". Segue Greenpeace con un giudizio senz'altro positivo, continua però a pesare la non accessibilità.

Anche Legambiente si difende bene, continua però a mancare la comunicazione interattiva offerta dal web 2.0. Giudizio globale positivo anche per Fareverde, potrebbe migliorare ulteriormente attraverso l'utilizzo di chat, forum, blog".

Tabella riassuntiva monitoraggio siti non profit 2009:
http://www.wwf.it/client/ricerca.aspx?root=23052&content=1

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