LA CHIESA, EXTRACOMUNITARI VIVONO IN UNO STATO PIETOSO E DISUMANO ROSARNO (REGGIO CALABRIA).

Lo Stato intervenga per sottrarre alla 'ndrangheta le migliaia di immigrati che vivono in condizioni disumane nella zona della Piana di Gioia Tauro. E' questo l'appello rivolto alle istituzioni dal vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi e responsabile regionale di Libera, don Pino De Masi, circa la situazione degli immigrati a Rosarno.

'Il problema immigrati a Rosarno - afferma don De Masi - non esula dal problema delle mafie perche' e' la 'ndrangheta che gestisce tutto. Ed e' sempre la criminalita' organizzata che stabilisce i movimenti, le paghe ed il compenso dei caporali. Ed e' sempre la 'ndrangheta che, con gente come quella di ieri, vuole dire qui comandiamo noi.
Quindi il problema e' molto piu' serio di quanto puo' apparire'. Il vicario generale della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi afferma poi che 'lo Stato non puo', rifugiandosi dietro al fatto che la gran parte di questi immigrati sono clandestini, permettersi il lusso di non fare nulla. Si deve intervenire con una politica diversa di accoglienza, facendo in modo che il 'mercato' di queste persone non venga gestito dalla 'ndrangheta'.
La Diocesi di Oppimo Mamertina e' in prima fila per aiutare gli immigrati che vivono nelle baraccopoli e nelle capanne di cartone. Da diverso tempo decine di volontari si recano nei luoghi dove vivono gli immigrati per offrire loro assistenza e ristoro. 'La solidarieta' da parte nostra - ha proseguito don De Masi - non manca. Qualche settimana fa durante la messa ho detto che c'era la necessita' di andare nei luoghi dove vivono questi immigrati per aiutarli. In pochissimo tempo abbiamo organizzato quindici squadre che ora quotidianamente vanno la mattina presto e preparano la colazione per queste persone.

Attorno a loro c'e' tutta una rete di solidarieta', ci sono associazioni e movimenti laici e cattolici che fanno a gara per stare loro vicini. Ma tutto questo non basta ed e' per questo che capisco benissimo la loro rivolta perche' il problema prima che di carita' e' di giustizia'. Prima della festa dell'Epifania don De Masi si e' recato con un gruppo di volontari a Rosarno ed ha incontrato gli immigrati. 'Le condizioni in cui vivono - ha detto - sono disumane, e nemmeno gli animali posso stare in quei luoghi dove vive questa gente.
Questa condizione non si puo' ignorante dicendo che si tratta di clandestini, ecco perche' riteniamo che bisogna intervenire in modo rapido e incisivo con delle politiche di accoglienza adeguate'. Don De Masi ha fatto riferimento anche al ferimento dei due extracomunitari che ha poi provocato la protesta. 'Si e' trattato - ha concluso don De Masi - di un episodio bruttissimo.

Dal mio punto di vista non e' stata una ragazzata ma voleva essere una azione punitiva. Ecco perche' serve intervenire per evitare che la criminalita' organizzata possa ancora fare la voce grossa'. (di Massimo Lapenda) (ANSA)

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni