Centinaia i volontari della Croce Rossa Italiana impegnati in questi giorni di festa nelle regioni del centro nord colpite dall'eccezionale ondata di maltempo: Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana. Prima il freddo e la neve, poi le esondazioni, le frane e gli smottamenti provocati dalla pioggia incessante, hanno richiesto l'operatività dei volontari CRI 24 ore su 24.
Liguria e Toscana, le regioni maggiormente colpite dall'emergenza e che richiedono a oggi un monitoraggio costante della situazione a causa dall'emergenza idrologica, dell'esondazioni dei fiumi e della gestione dell'accoglienza della popolazione evacuata.
Toscana
Le forti piogge hanno provocato esondazioni nelle provincie di Pisa, Lucca, Massa e Pistoia. In particolare nel Pisano e nel Lucchese dove è tracimato il Serchio molte famiglie sono state evacuate e trasferite in centri di accoglienza gestiti dalla Croce Rossa Italiana: a Pisa (250 persone), a San Giuliano terme, a Pappiana (30 persone), i volontari della Croce Rossa, unitamente a quelli di altre associazioni di volontariato, hanno prestato assistenza sanitaria e sociosanitaria dal 24 dicembre fino al 27 dicembre, giornata in cui i centri sono stati chiusi e si è provveduto al trasferimento della popolazione in strutture alberghiere.
A Pisa, dal 24 al 27 pomeriggio sono stati impiegati 150 volontari e vari mezzi: 4 pulmini, 8 fuoristrada, un autocarro e 2 autoambulanze in aggiunta all'ordinaria attività del 118. Ad oggi, la criticità rimane nell'area Migliarino e di Vecchiano dove a causa degli allagamenti 100 volontari di cui 40 della CRI sono ancora a lavoro.
A Lucca, più di 90 i volontari e vari i mezzi impiegati: due mezzi attrezzati, 5 autoambulanze, 2 fuoristrada, un bus, due camion, un furgone, un'idrovora, una torre faro. Oggi i volontari CRI sono impiegati nel censimento dei bisogni della popolazione.