"Appropriazione sociale della conoscenza": queste le parole d'ordine di Cestas alla vigilia dell'anno nuovo. Un proposito ribadito anche nell'edizione 2010 dell'agenda distribuita a tutti i partner dell'associazione, in occasione delle festività natalizie. Ne verranno regalate circa 600 copie, e per ciascuna di esse verrà allegato anche il bilancio sociale 2008/2009.
L'agenda Cestas per il 2010 sceglie una tematica di grande attualità. In tempi di informatizzazione globale, infatti, è interamente dedicata al problema delle nuove tecnologie in rapporto agli squilibri economico-culturali tra le diverse aree del mondo. In altre parole, attualmente ci sono zone in cui il potenziale di accesso all'ICT, cioè la tecnologia dell'informazione e della comunicazione, è molto ridotto rispetto ad altre più avanzate. Non si tratta più, tuttavia, del tradizionale divario tra Nord e Sud del mondo, bensì di vere e proprie isole di emarginazione distribuite un po' dovunque.
Da qui l'impegno di garantire a tutti l'accesso e la fruizione sociale della conoscenza, quella "appropriazione sociale" che costituisce l'obiettivo primario di Cestas per gli anni a venire.
In questa prospettiva, l'associazione mira a diventare una "comunità intensiva di conoscenza", come spiega nell'introduzione dell'agenda il presidente Alberti: "Queste comunità, e Cestas vuole essere una di queste, sono spazi pubblici o semipubblici dove i costi della codificazione e divulgazione si sono ridotti drasticamente, alla luce dell'esistenza di concetti comuni e di convenzioni terminologiche. La possibilità di costruire congiuntamente la conoscenza e di usufruire liberamente delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (per codificare, trasmettere e migliorare la diffusione di nuove idee), ci consente la costruzione di reti di individui e istituzioni. Reti che sono lo spazio d'innovazione all'interno delle metodologie gestionali dei programmi di cooperazione allo sviluppo." La diffusione della conoscenza come lotta alla disuguaglianza, e dunque come accesso universale ai diritti dell'uomo.
Il bilancio sociale 2008/2009 festeggia invece l'assegnazione a Cestas, da parte dell'Istituto italiano della Donazione, del marchio "Donare con fiducia", un attestato che premia le associazioni non-profit che spiccano per efficienza nella gestione e per trasparenza nella raccolta e nell'utilizzo dei fondi. Realizzare un bilancio sociale è allora una sorta di esame di coscienza e un'assunzione di responsabilità di fronte ai donatori, un modo per rendere conto del proprio operato e consolidare il rapporto di fiducia con i partner. L'idea nasce dalla volontà di trasparenza verso la società, nella convinzione che non si debba rendere conto solo dell'aspetto economico della propria attività, ma anche dei valori sociali in cui si crede e in base ai quali si mira a determinati obiettivi. Vengono così presentate non solo le proprie risorse finanziarie, ma anche la cultura organizzativa, la qualificazione del personale, la capacità di rinnovarsi e migliorare nel tempo.
Questa quinta edizione del bilancio sociale, inoltre, celebra il trentennale di attività di Cestas, e racconta la storia dell'associazione sotto lo slogan: "trent'anni di idee, esperienze e partenariati nel mondo".
Per informazioni:
Cestas Via Ranzani13/5/f, 40127 Bologna
Tel. 051 255053, e-mail cestas@cestas.org, sito www.cestas.org