Un percorso fotografico che mostra le nuove scuole costruite dall'UNICEF della provincia di Aceh, la regione martire del terribile tsunami del dicembre 2004.
La normalità di avere una scuola antisismica, dotata di acqua corrente, gabinetti separati per maschi e femmine, attrezzature nuove e arredi colorati, è un'assoluta novità per i bambini di Aceh, la provincia settentrionale della grande isola di Sumatra, all'estremità occidentale dell'arcipelago indonesiano.
Su queste coste lo tsunami del 26 dicembre 2004 ha fatto gran parte delle sue 230.000 vittime. Un terzo erano bambini, molti dei quali alunni delle scuole del capoluogo, Banda Aceh, e dei villaggi dei dintorni.
L'onda di maremoto ha spazzato tutto ciò che ha incontrato spingendosi per diversi chilometri nell'entroterra, e lasciando dietro di sé soltanto morte e macerie.
Nei luoghi delle scuole rase al suolo oggi si levano nuovi edifici: le 291 scuole ricostruite o ristrutturate radicalmente in questi 5 anni dall'UNICEF, con un impegno di 694 milioni di dollari - il più vasto lavoro infrastrutturale mai realizzato dalla nostra organizzazione.
Ad esse se ne aggiungeranno nel corso del 2010 altre 54, i cui lavori sono già stati avviati. Nelle nuove scuole, costruite all'insegna del principio "Ricostruire meglio di prima" (Build Back Better) l'ambiente è accogliente come non lo era mai stato prima della tragedia, quando Aceh era un territorio di guerriglia in cui le bambine raramente erano mandate a scuola dalle proprie famiglie. Da queste scuole riparte il futuro, per i bambini e le bambine di Aceh, Indonesia.