Più di mille eventi in tutto il mondo hanno celebrato il primo Terra Madre Day, la giornata creata dal movimento Slow Food per puntare i riflettori sull'importanza dell'accesso a un cibo buono, pulito e giusto per tutte le comunità del mondo. Anche Terre des hommes ha voluto partecipare con una esposizione e degustazione di alimenti a base di Sacha Inchi, organizzata in Perù, nella regione Junin.
La sacha inchi è una nocciolina oleosa indigena con un altissimo valore nutrizionale. Infatti ha un contenuto elevatissimo di grassi Omega 3 (48%) e Omega 6 (37%), oltre ad avere un'alta percentuale di proteine, vitamina A ed E.
Ormai da un anno stiamo introducendo questa preziosa pianta, il cui nome botanico è Plukenetia Volubilis, come coltivazione complementare al caffè in una zona dove gli agricoltori vivevano nella povertà più assoluta.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cariplo, ha offerto formazione, attrezzature e sementi per migliorare le tecniche agricole e di conseguenza il reddito delle famiglie. In prospettiva si arriverà presto anche alla certificazione biologica dei raccolti di caffè e sacha inchi. Questa è una pianta che dà velocemente frutti, che maturano a ciclo continuo in quelle latitudini.
Per le sue qualità nutrizionali la Sacha Inchi è molto apprezzata sui mercati esteri, soprattutto sotto forma di olio. Grazie al progetto però si vuole anche incentivare il consumo locale, specie dei bambini, data la diffusione della malnutrizione nella regione.
Così, per il primo Terra Madre Day l'associazione CIED e Terre des Hommes hanno chiesto al comitato di donne "Las Triunfadoras" di elaborare piatti e snack a base della mitica nocciolina che nella festa del 16 dicembre sono stati letteralmente "spazzati" dagli astanti, molti dei quali bambini, che - c'è da scommettere! - ricorderanno a lungo il giorno della Madre Terra.