Ricerca Fondazione Istud/Ias.
Dopo i primi dodici mesi post-incidente il costo medio si attesta a circa 15 mila euro: a completo carico dei congiunti delle vittime le spese dei viaggi verso le unità spinali, l'assistenza domiciliare, le ristrutturazioni in casa ROMA - E' "il dramma di un istante", un unico attimo in cui la vita di una persona e della sua famiglia cambia radicalmente. Anche dal punto di vista economico.

E' l'esperienza della gran parte delle persone colpite da lesione midollare, disabilita causata soprattutto da incidenti stradali, da infortuni sul lavoro, cadute accidentali, infortuni sportivi. Secondo lo studio "Bisogni e costi della persona con lesione midollare e dei nuclei familiari di riferimento", curato dalla Fondazione Istud con l'Istituto Affari sociali, e condotto su un campione di 281 persone con lesioni midollari e loro familiari, la "condizione di disabilita rappresenta un cataclisma anche in termini economici".

Una stima dei costi diretti a carico del nucleo familiare - ottenuti sommando la necessaria integrazione delle spese sanitarie al mancato reddito del disabile e del familiare che lo assiste - si aggira intorno ai 26.900 euro medi per il primo anno dalla lesione, cifra che poi scende attorno ai 14.700 euro negli anni successivi.
E' vero che il sistema sanitario copre in misura complessivamente soddisfacente le spese sanitarie, ma "le altre necessita sono tutte sostanzialmente a carico della famiglia, dai viaggi verso le Unità spinali (un esborso rilevante soprattutto per le famiglie del Sud) all'assistenza domiciliare (badante e fisioterapista) fino alle ingenti somme necessarie per adattare la macchina o ristrutturare la casa in base alle esigenze del malato".

"Gli svantaggi propri della condizione di disabilita - osservano Maria Giulia Marini e Luigi Reale, rispettivamente direttore e ricercatore dell'Area Sanita e Salute della Fondazione Istud - sono aggravati dallo scarso senso civico che emerge dalla ricerca.
Viviamo in una società dell'immagine dove malattia, sofferenza, disabilita non sono gradite ed esteticamente rifiutate. Per questo, secondo noi, sarebbe necessario reintrodurre nella scuole l'insegnamento dell'Educazione civica, con una particolare attenzione anche al rispetto delle diversità".

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