Accesso al credito, esclusione sociale e finanziaria, il ruolo delle banche, progetti di microcredito attivi sul territorio e prospettive future. Sono questi alcuni degli argomenti di cui si è parlato nell'incontro "finanza etica, microcredito e sviluppo locale" organizzato da Eticredito grazie alla presenza di ospiti di rilievo che lavorano in prima linea per lo sviluppo e la realizzazione di progetti di microcredito e microfinanza.
"Abbiamo scelto il tema del microcredito per questo incontro - sottolinea Alberto Roccati Amministratore Delegato di Eticredito - perché esso è uno strumento principe della finanza etica e incorpora gli stessi valori che caratterizzano il nostro istituto. Il microcredito è un importante strumento di inclusione sociale e finanziaria, di contrasto alla povertà e alla crisi economica che per funzionare ha bisogno della collaborazione tra più soggetti. Occasioni come queste, sono importanti per capire cosa si sta già facendo sul nostro territorio, e quali possano essere i punti di contatto tra le varie iniziative per poterne potenziare gli effetti".
"In Italia si stima che il tasso di esclusione finanziaria sia del 16% - ha sottolineato il professor Daniele Ciravegna, Presidente di Ritmi (Rete Italiana Microfinanza)- il microcredito deriva proprio dall'esistenza di una domanda insoddisfatta di credito, ove può contribuire alla nascita e alla crescita di microimprese (microcredito per l'economia) o al sostegno delle famiglie in difficoltà economica (microcredito sociale).
Per combattere un tasso di esclusione finanziaria così elevato, si stima che in Italia occorrano circa 50 miliardi di euro (3% degli impieghi bancari totali), ma ad oggi viene coperto solo l'1 per mille della domanda con circa 50 milioni di euro."
Eticredito nel 2008 ha destinato il 3% dei propri impieghi a progetti di microcredito (il 61% come numero dei beneficiari dei finanziamenti della banca). Questi risultati sono stati resi possibili grazie al lavoro congiunto con associazioni di volontariato, enti pubblici ed imprese che hanno avviato importanti progetti sul territorio.
Uno di questi è il progetto FAP. "La Provincia di Rimini ha investito molto sul microcredito - ha sottolineato il Presidente della Provincia Stefano Vitali- con il progetto FAP sono state aiutate 180 famiglie, offrendo loro la possibilità di accedere a prestiti fino ad un massimo di 5.000 euro senza interessi. Le risposte dei cittadini ci dimostrano che vi è una reale e diffusa richiesta di aiuto. Per poter offrire delle soluzioni concrete e strutturali è necessario unire le forze, mettendo in rete le iniziative pubbliche e privati presenti sul territorio".
Una di queste ad esempio, è il progetto EffeGiDi promosso da Confindustria Rimini. "Questo progetto - spiega Paolo Maggioli, presidente del Comitato EffediDi- grazie alla collaborazione tra Confindustria, imprese ed Eticredito permette di rendere più facile ed equo l'accesso al credito ai dipendenti delle aziende associate. Un'idea che è piaciuta a diverse realtà sul territorio nazionale, che hanno preso contatti con la nostra sede per poter replicare l'iniziativa".
Un'altra forma di sostegno su cui i cittadini riminesi possono contare è quella offerta dall'Associazione Famiglie Insieme. L'Associazione che fa capo alla Caritas, offre microprestiti "d'emergenza" a chi deve far fronte a delle spese impreviste o si trova in situazioni di particolare difficoltà. "La nostra attività - spiega Renzo Cipriani, Vicepresidente dell'Associazione - è aumentata esponenzialmente negli ultimi anni. Basta pensare che tra il 2008 e il 2009 il numero dei beneficiari è quasi raddoppiato. Un dato che rispecchia le difficoltà sollevate dalla crisi economica che tocca sempre più famiglie italiane".
A Rimini, grazie al lavoro di PerMicro, è anche attivo uno sportello che permette di ottenere dei microprestiti per lo start-up di nuove imprese. "PerMicro opera un cambio di prospettiva - sottolinea Andrea Limone, amministratore delegato di PerMicro - non si tratta di beneficienza ma di nuovi criteri su cui valutare l'erogazione del credito, basandosi non sul passato (cercando delle garanzie in esso) , ma sul futuro.
I nostri clienti sono persone motivate, che hanno una buona idea, le competenze per svilupparla e una rete di persone che crede in loro. Una logica che mira all'inclusione sociale e finanziaria delle fasce sociali più vulnerabili, generando effetti positivi per l'intera società."
L'iniziativa è stata resa possibile grazie al Patrocinio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e Degli Esperti Contabili di Rimini e della Provincia di Rimini.