Con il drastico calo delle temperature nel Pakistan nord-occidentale, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha dato inizio questa settimana alla distribuzione di aiuti supplementari agli sfollati interni che alloggiano nei campi.
La prima fase della distribuzione di aiuti per prepararsi all'inverno è iniziata ieri (lunedì) nel campo di Jalozai, vicino a Peshawar, nella Provincia della Frontiera di Nord-Ovest (NWFP), proseguirà in altri otto dei maggiori campi e si concluderà in corrispondenza dell'Eid il 28 novembre. Circa 85.000 persone (13.600 famiglie) beneficeranno di questo programma di assistenza per l'inverno.
Ogni famiglia riceverà 6 coperte, 4 materassi e due teli di plastica che potrà usare per avere più calore e isolamento dall'esterno, oltre agli aiuti che hanno già ricevuto al momento della registrazione nel campo. Oltre 82.000 coperte, 37.000 teli di plastica e circa 55.000 materassi saranno distribuiti entro questa settimana in vari campi, inclusi quelli di Jalozai, Jalala, il complesso di Benazir, Wali Kandow e Palosa, nella Provincia della Frontiera di Nord-Ovest.
È anche in corso la sostituzione delle normali tende di tela con tende adatte a ogni clima o comunque il loro rinforzamento con materiali superisolanti. Finora sono state sostituite oltre 3.000 tende nel campo di Jalozai. I campi più recenti, come quello di Wali Kandaw nel Lower Dir, erano già attrezzati con tende adatte a ogni clima. Oltre 12.000 residenti nei due campi di Kacha Ghari riceveranno gli aiuti per l'inverno e le nuove tende quando saranno trasferiti a Jalozai la prossima settimana, dopo l'Eid. Ci sarà una seconda fase di distribuzione di aiuti per l'inverno durante la quale saranno forniti scialli di lana, lampade solari e legna da ardere. Attualmente oltre 100.000 persone sono alloggiate in 10 campi nella Provincia della Frontiera di Nord-Ovest. Jalozai è quello più grande e ospita 80.000 persone, provenienti soprattutto dalle agenzie di Bajaur, Khyber e Mohmand, nelle Aree Tribali di Amministrazione Federale (FATA). Alcuni residenti vivono nel campo di Jalozai ormai da un anno, da quando cioè sono fuggiti a causa degli scontri in Bajaur e Mohmand. Sono circa 30.000 le persone di Bajaur e Bara, nell'agenzia di Khyber, che da ottobre si sono registrate nel campo. Secondo le stime complessive sulla distribuzione di aiuti potrebbero esserci fino a 900.000 sfollati, provenienti dalle FATA e dalla NWFP, alloggiati presso comunità locali.
Il continuo movimento di popolazione da e verso le aree di rifugio e le zone di provenienza ha reso difficile elaborare stime più precise sul numero di sfollati ancora non registrati. In collaborazione con altre agenzie, l'UNHCR sta attualmente effettuando un censimento in sette poli umanitari che si trovano in cinque distretti della NWFP per riuscire a determinare meglio il numero e le necessità della popolazione di sfollati ancora non registrati. Per le agenzie umanitarie come l'UNHCR, il quadro di provvedimenti da prendere a favore degli sfollati nel Pakistan nord-occidentale è complesso e vario: si va dall'assistenza agli sfollati in situazioni protratte, ai programmi di rimpatrio e reintegrazione, alla risposta umanitaria per le nuove ondate di sfollati, come quelli che arrivano dal Waziristan del Sud.
Per quanto riguarda questi ultimi, l'UNHCR sta continuando a distribuire tende alle persone che si trovano a Dera Ismail Khan e a Tank presso famiglie ospitanti al fine di alleviare il sovraffollamento. Oltre 14.000 tende per famiglie sono state distribuite finora per aiutare più di 100.000 persone.
Inoltre sono stati distribuiti altri aiuti, come materassi, coperte, trapunte, taniche e set da cucina, a 275.000 persone appartenenti a oltre 37.000 famiglie. Più di 268.000 sfollati (36.700 famiglie) provenienti dal Waziristan del Sud sono state censite dal NADRA (National Database and Registration Authority), ma si continuano a registrare alcune famiglie in arrivo nei tre centri restanti a Dera Ismail Khan e nell'unico centro del distretto di Tank, nella NWFP.
Gli sportelli restano aperti per agevolare le richieste delle persone ancora non sottoposte a censimento dal NADRA, inclusi coloro che hanno problemi con i documenti d'identità nazionali.