Dallo "studio sull'esposizione a inquinanti persistenti di origine ambientale di donne in età riproduttiva attraverso il biomonitoraggio in nove Regioni italiane (dal Trentino Alto Adige alla Sicilia)" alla "promozione di un approccio integrato volto a definire azioni di mitigazione dei gas serra a livello locale e in alcune regioni italiane (Lombardia, Basilicata e Sicilia)".
Dalla "promozione di metodi alternativi ai test che richiedono l'utilizzo di animali per le sostanze chimiche previste dal regolamento REACH" allo "sviluppo ed applicazione, in modo coordinato, di modelli di tutela e gestione del lupo nelle montagne appenniniche", passando per il "monitoraggio e mappatura del livello di rischio generato da piante transgeniche in Toscana tramite GIS (Geographical Information System)".
Sono questi alcuni dei progetti italiani selezionati dalla Commissione europea nell'ambito del programma per l'ambiente LIFE+ che rappresenta il principale strumento finanziario comunitario volto a fornire un sostegno specifico a progetti che sperimentano tecnologie, metodi e strumenti innovativi nel campo delle politiche ambientali e a progetti di conservazione della natura in tutta l'Unione europea. Le proposte europee che sono state selezionate e finanziate per il 2008 sono 196 e rappresentano un investimento complessivo di circa 431 Milioni di Euro, dei quali 207 Milioni sono a carico dell'Unione Europea.
I progetti italiani ammessi al cofinanziamento sono in totale 40 ripartiti tra le tre distinte componenti in cui si articola il Programma: 24 per la componente Politica ambientale & Governance, 2 per la componente Informazione & Comunicazione e 14 per la componente Natura & Biodiversità. L'importo complessivo dei cofinanziamenti comunitari assegnato ai progetti italiani è pari a 38,7 Milioni di Euro a fronte di una allocazione nazionale indicativa di partenza che per il 2008 era pari a 18 Milioni di euro.
L'Italia si conferma quindi anche quest'anno il Paese Membro che ha ottenuto il più alto numero di progetti finanziati e la quota più cospicua di cofinanziamenti. I 24 progetti selezionati della componente Politica ambientale e Governance applicano tecnologie innovative per risolvere problemi ambientali in diversi settori.
Quest'anno le proposte riguardanti i settori di azione dei cambiamenti climatici e dei rifiuti risultano prevalenti, sia in termini di numero, sia di risorse finanziarie assegnate. I restanti progetti riguardano una pluralità di temi tra cui ambiente e salute, sostanze chimiche, inquinamento acustico, l'uso sostenibile del suolo, la qualità delle acque e l'innovazione.
Di questi oltre la metà hanno come beneficiari enti pubblici e sono geograficamente localizzati nel centro nord del Paese. Nell'ambito della componente Natura e Biodiversità la maggior parte dei progetti selezionati (11) si prefigge di migliorare lo stato di conservazione delle specie e habitat di cui alle Direttive Habitat e Uccelli e di arrestare la perdita di biodiversità (3 progetti) in Italia.
I beneficiari di questa componente sono rappresentati quasi esclusivamente da organismi pubblici preposti alla conservazione e alla tutela della natura ubicati geograficamente nelle regioni centro meridionali d'Italia. Infine i 2 progetti ammessi al cofinanziamento comunitario per la componente Informazione e Comunicazione si propongono di realizzare campagne di sensibilizzazione su alcuni temi come la gestione sostenibile delle acque nelle aree urbane e il ciclo di vita dei prodotti sull'intero territorio nazionale.

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