Trasparenza, meritocrazia, valutazione e performance sono le parole chiave per comprendere la portata innovativa della riforma della pubblica amministrazione targata Brunetta - il cui decreto attuativo è entrato in vigore il 15 novembre scorso.

Per conoscere, seguire e partecipare alle fasi del processo di implementazione del nuovo sistema organizzativo - che ruota intorno al ciclo della performance - dal 16 novembre è on line un sito web interamente dedicato all'attuazione della riforma.

Ben quattro i premi istituiti dal decreto legislativo n.150 del 27 ottobre 2009 destinati a remunerare l'efficienza dei dipendenti pubblici e tre i soggetti istituzionali aventi il compito di gestire l'intero ciclo delle performance pubbliche.

Fulcro centrale della riforma è la Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche, che opera in piena autonomia e ha titolo per definire modelli e valori di riferimento. Accanto alla Commissione operano gli organismi indipendenti di valutazione che prendono il posto, in ogni amministrazione, dei servizi di controllo interno.
Infine, la responsabilità che spetta agli organi di indirizzo politico-amministrativo va oltre l'emanazione delle direttive generali contenenti gli indirizzi strategici. A questi spetta di definire, in collaborazione con i vertici dell'amministrazione, il Piano e la Relazione sulla performance; verificare il conseguimento effettivo degli obiettivi strategici; definire il Programma triennale per la trasparenza e l'integrità con gli eventuali aggiornamenti annuali.

Il Decreto legislativo 27 ottobre 2009 n.150 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 31 ottobre scorso ed in vigore dal 15 novembre di attuazione della legge delega n.15/2009 era stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri il 9 ottobre scorso.
La riforma ha l'obiettivo di migliorare l'organizzazione del lavoro pubblico e la qualità delle prestazioni erogate, adeguare i livelli di produttività e riconoscere finalmente i meriti e i demeriti dei dipendenti e dei dirigenti pubblici.

Una "riforma positiva" l'ha definita il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa del 9 ottobre al termine del Consiglio dei Ministri. "Perfettibile ma non perfetta e se qualcosa non va siamo aperti a cambiare in corso d'opera" ha aggiunto il ministro della pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta. Una riforma che coinvolge tutto l'apparato pubblico e che nei prossimi mesi sarà sperimentata nei comuni sulla base di un Protocollo d'Intesa che il ministro ha firmato con l'Anci il 9 ottobre scorso e che consentirà l'attuazione coerente della riforma in tutti i settori dei servizi pubblici dal centro alla periferia.

Si allunga intanto l'adesione di singoli comuni (link esterno) alla riorganizzazione del ciclo lavorativo. L'obiettivo è aumentare la produttività del lavoro pubblico dal 20 al 50 per cento.
"Una rivoluzione nel funzionamento della pubblica amministrazione che è una grande spinta per la modernità del Paese - ha dichiarato il premier che ha voluto ribadire i principi della riforma: maggiore trasparenza, risposte più rapide, meno assenteismo e più cortesia e qualità dei servizi, una amministrazione realmente al servizio dei cittadini. Il ministro Brunetta, autore della riforma l'ha definito un "provvedimento all'insegna del segno più: più trasparenza, più rapide risposte alle esigenze dei cittadini, più qualità, più lotta alla corruzione, più merito, più dignità e reputazione per i lavoratori, più responsabilità per i dirigenti, più produttività.

Una riforma organica, dunque, non per tagliare risorse ai dipendenti pubblici - ha detto ancora Brunetta - ma per farli lavorare meglio. Una riforma fatta per 60 milioni di cittadini e anche per i 3 milioni e 600mila dipendenti. La grande novità del provvedimento è l'istituzione dell'agenzia di valutazione.

"Una grande novità - ha affermato Brunetta - che ci porta a livello europeo per standard, controlli e valutazioni. La realizzeremo nelle prossime settimane al più alto livello possibile". E' la prima volta nella storia della Repubblica che una legge così articolata e rilevante per il rilancio dell'efficienza e della produttività economica nel Paese viene approvata in poco più di 15 mesi.

Redazione Internet - Rosella Rega (r.rega@governo.it)

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