La mattina del 12 novembre 1999, un aereo Atr 42 in servizio per il Programma Alimentare Mondiale (Pam) lungo la rotta Ciampino - Pristina, si schianta lungo la dorsale del monte Piceli a pochi minuti di volo dall'aeroporto di Pristina in Kosovo. Perdono così la vita 24 persone, tutti operatori e volontari umanitari. Tra loro, Antonio Sircana, 44 anni, medico ortopedico, e Roberto Bazzoni, 37 anni, tecnico ortopedico, volontari di Olbia che per conto della Delegazione regionale Caritas si erano resi disponibili per realizzare in Kosovo un Centro di riabilitazione per bambini che avevano subito lesioni agli arti. La Caritas Italiana era presente in Kosovo, con propri operatori, dal gennaio del 1999 e le sue attività a fianco della Chiesa locale si indirizzarono subito verso tre settori prioritari per la popolazione: socio-sanitario, ricostruzione delle case, riconciliazione. Antonio e Roberto avevano individuato nella cittadina di Gllogovc il luogo dove far nascere un centro per diversamente abili ed è lì che erano diretti quella tragica mattina. Caritas Italiana ha ricordato questo anniversario con una serie di appuntamenti ad Olbia lo scorso mese, e con un Convegno "Testimoni di speranza. Dieci anni... un percorso di pace", in corso di svolgimento a Pristina in Kosovo.

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