Nel 2008 si registra una riduzione dei ricoveri ospedalieri. Secondo i dati del Rapporto pubblicato on line dal ministero del Welfare - Settore Salute, la diminuzione è dell'1,7% rispetto al 2007.
Fanno eccezione i reparti per lungodegenti, che accrescono il numero delle dimissioni, con un incremento del 3%. Segno positivo anche per il numero di dimissioni di neonati sani: +2,2% rispetto al 2007. Le giornate di degenza nel 2008 risultano pari a 76,055 milioni, con una riduzione dello 0,9 %. Il tasso di ospedalizzazione complessivo a livello nazionale scende sotto il 195 per 1.000 abitanti.
Tutte le Regioni appartenenti all'area centro meridionale del Paese, ed in particolare quelle che hanno sottoscritto nel 2007 il Piano di rientro (Campania, Lazio, Abruzzo, Molise, Sicilia), presentano ancora tassi di ospedalizzazione superiori o prossimi al 200 per 1.000 abitanti.
Comunque, per tutte le Regioni sono registrabili consistenti riduzioni che portano ad evidenziare un importante processo di deospedalizzazione in atto. La degenza media è sostanzialmente stabile da diversi anni, posizionata su 6,7 giorni, con differenze regionali che vanno dai 6,26 giorni della Campania ai 7,76 giorni della provincia di Trento.
L'elevata incidenza di parti cesarei, fenomeno prettamente italiano, accenna a diminuire, ma lievemente. La percentuale rispetto al totale dei parti è di 38,3 nel 2008 contro un 38,5 % del 2007, con valori massimi registrati in Campania (61,9), Sicilia (52,9), Puglia (47,9) e Molise (47,3). In particolare, valori superiori al 40% di parti cesarei si rilevano in tutte le Regioni del centro-sud, con la sola eccezione della Sardegna.