Milano, 12 novembre 2009 - Medici Senza Frontiere (MSF) presenta oggi a Milano il Rapporto Annuale delle Attività (2008) in occasione della tavola rotonda "Un anno di Medici Senza Frontiere. Dal successo nella lotta alla malnutrizione alle nuove sfide nei paesi in conflitto". Per il secondo anno consecutivo viene presentato al pubblico italiano il resoconto delle attività della più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico al mondo che opera in 62 paesi con 360 progetti. Per molti di questi contesti in cui MSF è attiva, si può parlare di vere e proprie crisi umanitarie dimenticate. Per questa ragione MSF ha lanciato la campagna dal titolo "Adotta una crisi dimenticata" (con il patrocinio della Federazione Nazionale Stampa Italiana - FNSI) con l'obiettivo di chiedere ai media italiani di occuparsi di una o più crisi umanitarie (www.crisidimenticate.it) MSF è intervenuta in occasione di catastrofi naturali, emergenze di ogni natura, epidemie, malnutrizione, conflitti. Haiti, Colombia, Zimbabwe, Iraq, Sri Lanka, Sudan, Somalia, Brasile, Guinea Conakry, Gaza. Sono solo alcuni dei contesti in cui opera MSF, nel pieno rispetto dei principi di indipendenza, neutralità ed imparzialità e dell'imperativo umanitario che impone di portare soccorso alla popolazione civile coinvolta nei conflitti armati. In molti dei paesi in cui sono attivi i progetti di MSF, si inaspriscono ogni giorno di più le condizioni di lavoro e di sicurezza per gli operatori umanitari. "Quest'anno ricorre il decimo anniversario del Premio Nobel per la Pace assegnato a Medici Senza Frontiere. Il nostro lavoro è reso possibile a tutte le latitudini del mondo grazie all'impegno degli operatori umanitari locali e internazionali: nel 2008 sono stati circa 250 gli italiani che abbiamo inviato", dichiara Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia. "Ma i nostri progetti sono possibili anche grazie alla grande sensibilità di molte persone, enti, aziende, che in Italia ci sostengono per circa il 99%, assicurando la massima indipendenza e l'efficacia delle nostre denunce". Gli operatori umanitari Nel corso del 2008 più di mille persone hanno inviato il curriculum a MSF Italia. Si tratta in particolare di medici, infermieri, ingegneri, architetti, economisti, tecnici di laboratorio, farmacisti, ostetriche. In totale, 242 italiani nel 2008 sono partiti come operatori umanitari. Il 40% di essi ha lavorato in contesti di conflitto o di violenza urbana: le sale operatorie di Rutsuhru o Masisi in Nord Kivu (Congo); le favelas di Rio o di Guatemala City; il Ciad e il Darfur, ma anche la giungla in Sri Lanka e le montagne del Pakistan. In totale nel mondo sono 2mila gli "espatriati" internazionali che lavorano con MSF sul campo, accanto a circa 20mila operatori umanitari "locali". La raccolta fondi L'obiettivo di MSF è raccogliere fondi per sostenere le attività di soccorso umanitario sul terreno. La quota spesa nei progetti sul campo nel 2008 è stata dell'80,2%, mentre i costi di gestione della struttura organizzativa hanno inciso per il 19,8%, con un lieve miglioramento rispetto al 20% del 2007. La raccolta fondi nel 2008 in Italia mostra una tendenza positiva: da 35,9 milioni di Euro si è passati a 39,3 milioni, con una crescita del 10% rispetto al 2007. La crescita è riconducibile innanzi tutto all'incasso a giugno 2008 del "5 per mille" dell'anno 2006 (pari a 5 milioni di euro). Al netto degli effetti "straordinari" del 2007 e del 2008, la raccolta fondi dell'associazione è stata sostanzialmente stabile nei due anni. Nel 2008 i fondi di provenienza pubblica (ad esempio da enti locali) hanno rappresentato una quota minima del bilancio complessivo: circa lo 0.2%. Oltre il 99% dei fondi raccolti da MSF in Italia è quindi frutto di una scelta fatta da privati cittadini (89% del totale), o da aziende e fondazioni private (il restante 10%). Nel 2008, più di 283mila singoli individui e più di 4.300 organizzazioni, prevalentemente aziende e fondazioni, hanno dato o rinnovato la loro fiducia a MSF Italia. Il totale delle loro donazioni ha raggiunto 33 milioni di euro. Fra questi donatori, 43mila hanno scelto di sostenere MSF su una base regolare, per un valore totale di 7,5 milioni di euro. Nel corso del 2008 è infatti cresciuto il numero dei donatori regolari, ovvero di coloro che supportano MSF attraverso la domiciliazione bancaria o postale o carta di credito automatica. Questa forma di donazione è in aumento e ciò è molto positivo, in quanto porta una certa sicurezza finanziaria indispensabile per proseguire i progetti e per avere i mezzi per intervenire non appena una crisi rende necessaria un'assistenza medica di emergenza. Il rapporto delle attività è disponibile on line: http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/pubblicazioni.asp?id=2215 Per informazioni: Ufficio stampa di Medici Senza Frontiere 06 4486921- 349 8132110 - 335 8489761

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