Giovedì 12 novembre ricorre il decimo anniversario dell'incidente aereo in cui persero la vita 21 operatori umanitari e 3 membri dell'equipaggio del volo del World Food Programme diretto in Kosovo. Tra loro c'era anche Laura Scotti, 36 anni, responsabile dell'ufficio stampa di Ai.Bi.
Con Ai.Bi., tra Milano, Roma e il Kosovo, Laura ha trascorso 189 giorni, poi l'incidente di Pristina ha spezzato il suo sogno. Laura aveva maturato la scelta di lavorare per l'associazione, come precisa scelta di vita, lasciando una promettente carriera nel mondo delle pubbliche relazioni per dedicarsi all'infanzia in difficoltà familiare.
La sede nazionale di Ai.Bi. a Melegnano (Milano) ricorderà oggi Laura alle 11.45 con la Santa Messa celebrata da Don Carlo Pirotta aperta al pubblico e alle persone che hanno condiviso con lei progetti, sogni, difficoltà; a Roma, sempre giovedì 12 novembre, l'Assessorato all'Ambiente e alla Cooperazione tra i popoli della Regione Lazio ha organizzato un incontro dal titolo "Costruttori di pace, saltatori di muri - Pace, disarmo, solidarietà internazionale" alla Sala Tevere, durante il quale si parlerà dell'importante lavoro svolto dalle persone che hanno perso la vita in quel volo.
A Grabovc, in Kosovo, gli alunni della scuola cittadina in nome di Laura si fermeranno alcuni minuti prima di entrare in classe, nell'atrio dell'istituto che porta il suo nome. Gli insegnanti e il direttore, come ogni anno dal 1999, ricorderanno l'impegno di Laura nel volere quella scuola, dieci anni fa rasa al suolo. Oggi la sua testimonianza rivive nel libro "I 189 giorni di Laura.
Una storia esemplare di volontariato internazionale" di Francesca Mineo. (collana Ancora - Amici dei Bambini).