Roma, 11 novembre 2009 - «Nei Paesi in via di sviluppo circa 200 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrono di ritardi nella crescita come conseguenza della denutrizione cronica infantile e materna. La denutrizione contribuisce a determinare più di un terzo del totale dei decessi dei bambini sotto i cinque anni», dichiara il Presidente dell'UNICEF Italia Vincenzo Spadafora presentando alcuni dei dati contenuti nel nuovo rapporto UNICEF "Tracking Progress On Child and Maternal Nutrition" (Il punto sui progressi nella nutrizione materno-infantile), lanciato oggi.
«La denutrizione» prosegue Spadafora «spesso risulta invisibile fino a quando non diventa grave, e i bambini che appaiono sani, possono, in realtà, essere esposti a seri rischi e danni permanenti per la loro salute e per il loro sviluppo».
«La denutrizione sottrae le forze al bambino e fa in modo che sia più vulnerabile alle malattie che il suo corpo altrimenti potrebbe debellare» ha affermato Ann Veneman, Direttore generale dell'UNICEF. «Più di un terzo dei bambini che muoiono di polmonite, diarrea e altre malattie potrebbero sopravvivere se non fosse denutrito.»
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