Il Comune di Genova ha modificato la sua precedente ordinanza sulla movida dando spazio ad un ?provvedimento selettivo', in vigore dal 15 dicembre, che colpirà solo i locali che creano problemi.
Lo ha deciso l'assessore alla Sicurezza, Francesco Scidone, al termine del tavolo tecnico con residenti, rappresentanti della Cna, associazioni consumatori, utenti, gruppi anti-ordinanza nati su Facebook ed Erasmus. In pratica tutti i locali della ?movida' genovese resteranno aperti, ma i ?fracassoni' verranno puniti: basterà una segnalazione di un residente per far scattare i controlli dei vigili.
Chi sgarra due volte verrà punito con una multa da 500 a 1.000 euro, mentre alla terza infrazione ci sarà una restrizione dell'orario di chiusura, da una settimana a un mese. "E' chiaro che nel Centro storico gli orari di chiusura rimangono invariati, ripristinerò se ne sussistono le condizioni solo una ventina di deroghe a restare aperti oltre le due di notte che avevo congelato", ha precisato Scidone, come riporta l'edizione genovese de ?La Repubblica'.
Lo stesso assessore ha spiegato che vuole individuare con i gestori un decalogo di comportamento, che se non rispettato porterà a dure sanzioni. Il punto di partenza sarà un protocollo d'intesa del 2002, mai applicato, che rende i gestori responsabili del comportamento dei clienti. "Per esempio dovranno dare da bere solo a chi consuma dentro, evitare di organizzare feste degli alcolici. In caso di schiamazzi, il Comune avvertirà le associazioni di categoria che richiameranno il gestore. Se la situazione non cambia, interverranno i vigili", ha spiegato Scidone.
Inoltre, per combattere il degrado, il Comune di Genova installerà vicino ai locali dei bagni chimici. "I locali non possono garantire il ?servizio' a così tanta gente, dovremo acquistarne almeno una decina".
E visto che mancano le forze dell'ordine, il responsabile comunale alla sicurezza non esclude "che l'amministrazione possa assumere dei vigilantes e posizioni nuove telecamere". Infine, partirà una campagna di sensibilizzazione tra i giovani. "Vogliamo distribuire degli opuscoli per metterli in guardia dai pericoli dell´alcol e della droga. Per questo chiediamo un incontro con l'Università per portare avanti un piano di prevenzione". (gp)

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