Quasi un terzo delle vittime di tortura in Colombia sono minori: da un conflitto dimenticato che ha fatto 4 milioni di sfollati l'allarme della Coalición Colombiana contra la Tortura. Terre des Hommes ha già aiutato oltre 4.500 persone, molte dei quali bambini, nel suo centro a Bogota' a cui si può contribuire con l'sms 48543.
Verrà presentato domani, 11 novembre 2009, a Bogotá, il Rapporto 2009 sulla Tortura in Colombia elaborato dalla Coalición Colombiana contra la Tortura, che riunisce 9 organizzazioni, l'unica italiana delle quali è Terre des hommes Italia1. Questo rapporto, che viene consegnato al Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite, denuncia la sistematicità con cui ancora oggi viene utilizzata la pratica della tortura da tutti i gruppi armati coinvolti nel conflitto colombiano.
La tortura, fisica e psicologica, è usata come mezzo di intimidazione e persecuzione sociale, serve per sottomettere e controllare la popolazione civile, ottenere informazioni e confessioni forzate, reprimere le proteste. Spesso diventa parte integrante dell'addestramento di guerriglieri ed soldati.
Tra il migliaio di casi di tortura, trattamenti crudeli e degradanti documentati dalla Coalición negli ultimi 5 anni, il 30,4% di quelli di cui conosciamo l'età sono minori. Negli ultimi anni si nota un consistente incremento del ricorso alla tortura psicologica sui minori, da parte di tutti i gruppi armati. Ad esempio, molti minori vengono arruolati e usati in combattimento, altri sono costretti a trasportare armi, rifornire le truppe, trasmettere informazioni e messaggi. Molte bambine e ragazzine diventano schiave sessuali e spesso sono costrette ad abortire se rimangono incinte.
Difficile riuscire a dare i dati esatti di questo fenomeno, ma si stima che nel 2009 in Colombia ci siano tra i 14.000 e i 17.000 combattenti e che uno su quattro sia minore d'età. L'età media dei bambini soldato è scesa da 13,8 anni nel 2002 agli 11,8 anni nel 2009. Nel caso di gruppi paramilitari, i minori sono coinvolti anche in attività concernenti il narcotraffico, la prostituzione infantile e il reclutamento forzato di altri minori. Nelle zone più esposte al conflitto i bambini si trovano a vivere fianco a fianco con i gruppi armati, diventandone facile bersaglio. Soldati e guerriglieri spesso occupano le scuole o costruiscono presidi militari vicino a loro. Questa vicinanza genera ancora adesso molte violazioni dei più elementari diritti dell'infanzia, creando un clima di perenne paura. Tra i casi di violenza sessuale registrati dal rapporto quasi la metà sono a danno di minori.
Anche le torture e la morte procurate a un familiare provocano una ferita indelebile nella psiche dei bambini che spesso ne sono testimoni. Questa sofferenza psicologica è difficile da superare e necessita di terapie adeguate che non molti possono permettersi. Infatti la stragrande maggioranza delle vittime appartengono alle fasce più povere della popolazione e spesso finiscono per scappare dai loro villaggi e rifugiarsi nelle città.
Il Centro di assistenza psicosociale di Terre des hommes Italia a Bogotá dal 2002 ad oggi ha curato gratuitamente oltre 4.500 persone vittime di tortura, molte dei quali minori con metodologie olistiche che permettono di intervenire in parallelo sulla sfera psicologica e su quella fisica, favorendo col tempo il recupero di quell'equilibrio che è stato minato dalla violenza. Fino al 22 novembre è possibile donare 2 euro con l'sms solidale 48543 o da rete fissa Telecom al Centro per le vittime di tortura di Terre des hommes Italia.
MILANO, 10 NOVEMBRE 2009
Il contesto colombiano
In quasi 50 anni di conflitto la Colombia è diventata il paese con il più alto numero di rifugiati interni dopo il Sudan. Secondo le ultime stime i desplazados sarebbero dai 3 ai 5 milioni (con un aumento del 25% nell'ultimo anno). La metà di essi sono minorenni2, che hanno dovuto assistere a scontri armati e inenarrabili violenze da parte dei vari gruppi armati presenti nel conflitto (guerriglieri, paramilitari ed esercito) in cui viene coinvolta troppo spesso la popolazione civile. Secondo l'ultimo rapporto ONU 819 bambini sono stati uccisi nel 2008 durante conflitti armati. 709 casi sono rimasti senza un colpevole.
Moltissimi minori (tra gli 8.000 e gli 11.000) vengono arruolati da questi gruppi. L'età d'arruolamento, secondo l'Unicef, sarebbe scesa dai 13,8 anni ai 12,8 questo nonostante la legislazione colombiana vieti l'impiego di minori di anni 18 nell'esercito e nonostante le ripetute dichiarazioni di forze come la FARC che non avrebbero mai più usato bambini al di sotto dei 15 anni. L'arruolamento di minorenni coinvolge tutte le forze in campo: anche la Polizia Nazionale ha adoperato bambini di 12 anni (poi uccisi dalle FARC) con la funzione di informatori. A essere esposti all'arruolamento sono proprio i bambini più poveri e quelli appartenenti alla popolazioni indigene, le più vulnerabili.
Secondo la Corte Costituzionale Colombiana, la violenza sessuale, così come lo sfruttamento e l'abuso sessuale è una pratica abituale, estesa e sistematica nel contesto del conflitto armato e degli spostamenti forzati. Non esistono purtroppo dati certi in materia, ma il 40% delle bambine arruolate nei gruppi armati avrebbero subito violenze.
Nel solo 2008, secondo l'Osservatorio Presidenziale, almeno 75 bambini sono stati rapiti. Dal 1996 al 2008, almeno 287 bambini sono stati sequestrati e tenuti in cattività, coinvolgendo tutte le forze in campo.
Neanche le scuole sono luoghi protetti: sebbene non vi siano dati certi sui numeri, molte testimonianze parlano di scuole che sono state oggetto di attacchi e di sequestri di intere scuole sia a opera dei gruppi di guerriglieri, a opera sia dei paramilitari e dell'esercito nazionale. Secondo la Federazione Nazionale degli Insegnanti, almeno 15 insegnanti sono stati uccisi nel corso del 2008.
Terre des hommes (TDH) Italia onlus è una organizzazione non governativa che si occupa di aiuto diretto all'infanzia in difficoltà nei Paesi in via di sviluppo, senza discriminazioni di ordine politico, etnico o religioso. Nata nel 1989 e diventata fondazione nel 1994, TDH Italia oggi è presente in 22 paesi di tre continenti con quasi 90 progetti di aiuto umanitario d'emergenza e di cooperazione internazionale allo sviluppo, con programmi in settori quali salute di base e protezione materno-infantile, educazione di base, formazione professionale, protezione dei bambini di strada ed in conflitto con la legge, promozione dei diritti umani, attività generatrici di reddito e sviluppo delle risorse naturali. TDH Italia fa parte della Terre des hommes International Federation (TDHIF), lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l'Unione Europea e l'ONU.
Nel 2010 il movimento Terre des hommes fondato in Svizzera da Edmond Kaiser compirà i suoi primi 50 anni.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.terredeshommes.it
Rossella Panuzzo
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