Parte oggi l'attivazione del numero verde 800 300 558 del ministero dell'Interno dedicato alla prevenzione e al contrasto delle pratiche di mutilazione genitale femminile (MGF). Il servizio, gestito dalla direzione centrale anticrimine del Dipartimento della pubblica sicurezza, nasce dalla collaborazione tra ministero dell'Interno e il dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio. L'attivazione del Numero Verde rappresenta uno degli strumenti principali per sensibilizzare e far conoscere questo fenomeno, da molti ancora ignorato, per prevenire, contrastare e reprimere pratiche che violano i diritti fondamentali dell'integrità della persona e della salute di donne e bambine. Tali diritti hanno trovato il loro riconoscimento nella dichiarazione di Pechino del 1995. 800 300 558 accoglie segnalazioni e notizie di reato realizzate sul territorio italiano e fornisce informazioni sulle strutture sanitarie e sulle organizzazioni di volontariato vicine alle comunità di immigrati provenienti dai Paesi dove sono effettuate tali pratiche. Nel mondo occidentale, si evince da uno studio commissionato dal ministro per le Pari Opportunità, il fenomeno è presente, seppure in modo sommerso. Si calcola, ad esempio, che in Italia su 110 mila donne africane residenti, provenienti dai paesi "a tradizione escissoria", circa 35 mila hanno subito MGF, prima di venire in Italia o durante il soggiorno. È quindi facile supporre che, nei prossimi anni, tra le bambine e le giovani donne africane residenti in Italia vi siano le potenziali vittime di questa pratica. Le difficoltà legate al tema delle MGF sono condizionate dall'origine culturale e tendono a rimanere piuttosto stabili nel tempo. Solitamente sono praticate su soggetti molto giovani, in media ragazze che non hanno ancora compiuto 15 anni. Secondo i dati più aggiornati, forniti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, sono tra 100 e 140 milioni le bambine, ragazze e donne nel mondo che hanno subito una forma di mutilazione genitale femminile. L'Africa è di gran lunga il continente in cui il fenomeno è più diffuso (in alcuni paesi la diffusione supera 80%, quasi la totalità della popolazione femminile).

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