Il virus A/H1N1 provoca un'influenza lieve, distinta da quella stagionale. In una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il viceministro della Salute Fazio ha illustrato dati e strategia vaccinale. Un bollettino giornaliero del ministero del Welfare - settore salute - fa il punto sulla situazione. Per conoscere e combattere meglio il virus A/H1N1, attraverso giochi e test interattivi, è attivo il sito www.fermailvirus.it. Informazioni possono essere chieste anche al numero 1500 (risponde il Call center del Ministero, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.00 alle 18.00) L'influenza A/H1N1 si distingue da quella stagionale attraverso dati sentinella. La strategia vaccinale segue priorità relative alle situazioni a rischio, cioè agli individui con patologie croniche. Caratteristica peculiare di questa influenza è la sua diffusività, in particolare nei bambini, che hanno un sistema immunitario giovane, dunque con uno sviluppo di difese relativo alla loro età. Non per questo l'influenza A è grave o è pericolosa per i bambini. L'attenzione a non agevolare la diffusione dell'influenza è da ricondursi al fatto che più si diffonde e più è possibile che il virus si rinforzi. Il viceministro Fazio nella conferenza stampa del 2 novembre scorso a Palazzo Chigi ha illustrato la natura dell'influenza A e la strategia vaccinale approntata, prioritariamente rivolta alle categorie a rischio, così come anche suggerito dall'Organizzazione mondiale della Sanità. "Le influenze sono per definizione malattie infettive contagiose che fanno anche vittime" ha spiegato Fazio. Ma "questa influenza sta provocando vittime in modo limitato, meno delle influenze stagionali" ha proseguito. Colpisce più i bambini perché questa influenza ha un ceppo virale completamente nuovo, che "non trova dei ricordi immunitari nei bambini" ha sottolineato il viceministro. Ma, ha spiegato, il fatto che il virus si diffonda facilmente tra i bambini non lo rende di per sé pericoloso. Quello che va evitato è che i bambini facciano da moltiplicatori, cioè che il virus circoli troppo e troppo velocemente, come può accadere passando da un bambino all'altro, perchè il virus può "incattivirsi" o anche radicarsi. "I cittadini chiedono di essere informati perchè c'è una legittima preoccupazione. Affinchè la preoccupazione non sconfini in allarmismo, faremo, con il ministero della Salute, un bollettino quotidiano per fare un punto sulla situazione". Così il Sottosegretario Paolo Bonaiuti nella conferenza stampa. Nel bollettino odierno, il Ministero del Welfare - Salute ha ribadito la strategia di vaccinazione pediatrica delle categorie essenziali e dei soggetti a rischio e solo successivamente la vaccinazione della restante popolazione. L'Organizzazione mondiale di sanità l'11 giugno 2009 ha dichiarato lo stato di pandemia influenzale. La pandemia è causata da un nuovo virus influenzale A/H1N1 che si è diffuso da marzo 2009 a partire dal Messico in tutto il mondo. Il Governo ha immediatamente assunto tutte le misure per fronteggiare la pandemia influenzale e tutelare la salute dei cittadini. Ecco le principali azioni: Nella prima fase della diffusione della malattia sono state applicate tutte le misure di controllo e contenimento dell'infezione atte a limitare il diffondersi del virus. Ciò ha evitato nel nostro Paese una prima ondata epidemica prima dell'estate 2009 che invece si è verificata in altri Paesi europei. Tra le misure di prevenzione più efficaci si ricorda la pronta identificazione dei casi nei viaggiatori provenienti da zone affette, la profilassi dei loro contatti stretti, la promozione delle regole di igiene e protezione individuali come il lavaggio delle mani. Vaccinazione della popolazione: il Governo ha predisposto una strategia vaccinale per fronteggiare l'ondata epidemica di influenza A/H1N1 in atto nella stagione influenzale 2009-2010 ed eradicare l'epidemia da nuovo virus H1N1 nel nostro Paese. E' prevista a vaccinazione del 40% della popolazione italiana a partire dai lavoratori dei servizi essenziali, come il personale sanitario, e delle categorie a rischio di complicanze (bambini e adulti con malattie croniche nella fascia di età dai 6 mesi ai 64 anni, donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre). E' attivo il monitoraggio della campagna vaccinale. Scorte farmaci antivirali: il Ministero dispone di quaranta milioni di dosi di farmaci antivirali che, in corso di pandemia, sono progressivamente incapsulate e distribuite alle Regioni in base alla necessità. L'Istituto Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è in grado di provvedere all'incapsulamento di 70.000 dosi giornaliere. Il Ministero ha inoltre emanato raccomandazioni puntuali per l'uso corretto degli antivirali. Gestione casi gravi: il Ministero ha fornito un primo orientamento agli operatori nella gestione delle forme gravi e complicate di influenza da virus A(H1N1) e promosso presso le Regioni e Province autonome l'identificazione dei centri a cui far afferire i pazienti colpiti da insufficienza respiratoria acuta. Vengono inoltre definiti i criteri per la gestione dei pazienti, in particolare riguardo l'accesso alla terapia intensiva e il successivo percorso all'interno dei centri di terapia intensiva che compongono le reti regionali. Sorveglianza dell'epidemia: a partire dal 19 ottobre 2009, la sorveglianza dell'influenza è basata sul sistema Influnet, che raccoglie i casi della rete dei medici sentinella registrati tra i propri assistiti nonché i dati sui virus circolanti dalla rete dei laboratori accreditati. Viene inoltre effettuato il monitoraggio dei casi ospedalizzati, delle forme gravi e dei decessi. Farmacovigilanza: nell'ambito degli interventi coordinati dall'Unità di crisi, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha predisposto un Piano Nazionale di Farmacovigilanza per il monitoraggio della sicurezza dei vaccini pandemici e degli antivirali in corso di pandemia influenzale. Il sistema è attivo dal mese di ottobre.

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