In fase di costituzione il progetto per monitorare le buona prassi per l'occupazione in rosa. L'archivio sarà accessibile sul sito della consigliera nazionale di parità. Sacconi(ministro del Lavoro): "Operazione necessaria per rafforzare la rete delle consigliere di parità in un momento di ripresa economica ma di grossa disoccupazione"
ROMA - Una banca dati ragionata per raccogliere i precedenti della giurisprudenza in tema di discriminazioni delle donne sul lavoro e tutta la prassi amministrativa, costituita da circolari e pareri del collegio istruttorio. Un Osservatorio sulle attività di conciliazione per monitorare in modo sistematico le buone prassi a livello locale, nazionale e internazionale. Sono i due strumenti operativi, connessi tra loro in un'unica struttura, presentati oggi a Roma nel corso dell'iniziativa "Sicuramente noi", presso la presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che ha salutato l'operazione come "necessaria per rafforzare la rete delle consigliere di parità in un momento di ripresa economica ma di grossa disoccupazione". "La crisi è un motivo in più per favorire la conciliazione delle ragioni dell'impresa e dei lavoratori, il che non costa nulla" ha aggiunto il ministro che ha prospettato anche "una crescita esponenziale dei servizi di cura per l'infanzia".
Il database sulle discriminazioni, il primo nel suo genere, ha all'attivo 80 provvedimenti (sentenze, ordinanze e decreti) che permettono di stabilire quali siano i comportamenti discriminatori di genere nelle selezioni pubbliche, nelle retribuzioni e in altre materie decisive per le lavoratrici: dalle progressioni di carriera ai congedi per gravidanza e maternità, dal mobbing e ai licenziamenti. Al centro dell'attività di raccolta e organizzazione di documenti e materiali c'è l'ufficio della consigliera nazionale di parità, ruolo occupato in questo momento da Alessandra Servidori. L'Osservatorio, che attualmente è in fase di costituzione, si occuperà invece di monitorare le attività di conciliazione svolte dalle consigliere di parità. "Sono informazioni mai raccolte prima", ha spiegato Servidori, che sottolineato anche che l'Osservatorio si occuperà di monitorare "le soluzioni più innovative della contrattazione collettiva, come il rinnovo del contratto degli alimentaristi, e le buone pratiche delle aziende nella prospettiva di creare un sistema di certificazione per le imprese amiche delle donne". Secondo la consigliera nazionale, alleati della rete saranno le pubbliche amministrazioni, gli ispettori del lavoro, gli enti previdenziali, le organizzazioni sindacali e forensi.
"Le consigliere rischiano di agire in modo non coordinato, disomogeneo, per questo la banca dati e l'Osservatorio sono importanti per dare l'unità necessaria", ha commentato Caro Lucrezio Monticelli, capo di gabinetto del ministro del Lavoro. Il direttore dell'Attività ispettiva del ministero del Lavoro, Paolo Pennesi, ha sottolineato le difficoltà dell'attività ispettiva "nel trovare prove dei fenomeni di discriminazione". Per questo "la conoscenza della giurisprudenza aiuterà ad evitarne il ripetersi". Secondo Pennesi, infine, "anche sulla conciliazione serve più informazione: sui permessi legati al part-time, allo studio e alla legge 104 per la disabilità".
(redsoc/roma)