Presentato a Napoli il Rapporto regionale INAIL 2008: in flessione il numero totale degli incidenti, ma oltre il 45% dei 72 decessi è dovuto a infortuni in itinere o ha coinvolto operatori del settore stradale
NAPOLI - Nel 2008 diminuiscono gli infortuni sul lavoro in Campania: ne sono stati denunciati 28.719, il 4,6% in meno rispetto all'anno precedente (in totale -1.380 casi). Scendono anche gli episodi mortali, da 75 a 72. In questo caso il pericolo maggiore resta la circolazione stradale: quasi la metà dei decessi (45,8%) è avvenuta in itinere o ha coinvolto i lavoratori del settore (autotrasportatori di merci, autotrasportatori di persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale eccetera). Lo rivela il Rapporto INAIL Campania 2008, presentato questa mattina a Caserta. Sul totale degli incidenti la maggior parte si è verificata nell'ambiente di lavoro in senso stretto (27.287 casi): 25.585 nell'ambiente ordinario (fabbrica, cantiere, terreno agricolo, ecc.) e 1.702 sulla strada. Solo una parte ristretta di casi (1.432) si è consumata in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro o viceversa.
I settori. La maggior parte degli infortuni ha riguardato l'industria e servizi con 24.270 incidenti, pari all'84,5% del totale; 2.095 casi sono avvenuti in agricoltura e 2.354 hanno coinvolto i dipendenti dello Stato. Il calo maggiore, pari al 14%, è stato registrato nel settore manifatturiero, dove si è passati dai 5.448 del 2007 ai 4.683 infortuni del 2008. Numeri significativi sono stati registrati anche per il comparto delle costruzioni (- 9,7%), dei trasporti e delle comunicazioni (- 8,2%) e del commercio(- 4,5%). Anche per quanto riguarda i casi mortali la "maglia nera" spetta all'industria e servizi con 63 decessi. I settori più rischiosi restano comunque quello dei trasporti, delle costruzioni e delle industrie manifatturiere.
Le province. Il numero maggiore di incidenti si è verificato a Napoli, dove si registrano per il 2008 12.940 casi (erano stati 13.458 nel 2007); seguono Salerno con 7.217 infortuni, Caserta (4.166), Avellino (2.756) e Benevento (1.850). La stessa ripartizione vale anche per i casi mortali. A guidare la classifica dei morti sul lavoro è infatti il capoluogo campano con 21 casi (otto in meno rispetto all'anno precedente), seguono la provincia salernitana con 19 decessi, Caserta con 10, Avellino (7) e Benevento (4). A livello territoriale la maggiore contrazione del fenomeno infortunistico è stata rilevata nella provincia di Caserta, dove si è passati dai 4.561 infortuni del 2007 ai 4.166 del 2008; anche nelle province di Benevento e Avellino si rileva un calo degli infortuni sul lavoro, che sono diminuiti rispettivamente del 5,6 e del 5,1% rispetto all'anno precedente.
Le malattie professionali. In totale sono 904 le denunce pervenute all'INAIL Campania nel 2008, 126 in meno rispetto al 2007. Di queste 864 hanno riguardato l'industria e servizi, 25 l'agricoltura, 15 i dipendenti dello Stato. Per quanto riguarda le patologie al primo posto si confermano l'ipoacusia e la sordità con 53 casi denunciati.
I lavoratori stranieri. Sono stati 1.107 gli infortuni che hanno coinvolto gli immigrati che lavorano nel territorio campano, 11 sono stati, invece, i casi mortali. La comunità più colpita è stata quella rumena con 165 incidenti e 4 decessi. La provincia più rischiosa per gli immigrati è Salerno, dove sono stati registrati 384 casi (34,7% del totale), seguono Napoli con 281 infortuni (25,3 %), Caserta (189 casi), Avellino (170) e Benevento (83).
Approfondimenti
Scheda Rapporto regionale 2008 Campania