Diminuiscono gli incidenti in edilizia (-16,5%) e nell'industria manifatturiera (-15,5%), ma aumentano nel settore dei trasporti (+13,8%). Il momento più a rischio? La prima ora di lavoro (17,4% dei casi), il lunedì (19,12%) e il mese di ottobre (9,36%)
TRENTO - Continua nella provincia autonoma di Trento la lotta contro gli infortuni sul lavoro attraverso sensibilizzazione e prevenzione. Una lotta che ha portato anche nel 2008 - come l'anno precedente - a una sensibile riduzione degli eventi infortunistici in quasi tutti i comparti. Il territorio registra, infatti, un calo del 7,1% rispetto al 2007, passando da 12.325 infortuni a 11.446. "Il dato si colloca ben al di sopra della media nazionale, pari al -4,1%", commenta soddisfatto il direttore provinciale dell'INAIL, Fabio Lo Faro, che sottolinea e rilancia il concetto di "attenzione" come valore comune per i lavoratori e i datori di lavoro. "Ciò che emerge dall'analisi dei dati è che continua l'incoraggiante trend in diminuzione nell'andamento degli infortuni" prosegue il direttore provinciale. "Tutte le iniziative svolte finora dall'INAIL pongono la provincia di Trento in una situazione di eccellenza nel quadro nazionale. I fronti sui quali agire sono comunque molteplici: la vigilanza, la formazione e l'informazione, lo studio delle cause e dei rimedi, l'elaborazione di nuove tecniche".
La regione. Complessivamente l'intero Trentino Alto Adige ha ottenuto un calo degli incidenti sul lavoro nell'ultimo triennio: erano 30.246 nel 2006, erano 29.992 nel 2007 e l'anno scorso sono ulteriormente scesi a 29.079. Tra le due province autonome, quella trentina risulta particolarmente virtuosa, registrando un numero di casi sempre inferiore all'area altoatesina.
Attività produttive. È il settore dell'industria e dei servizi quello che conta tradizionalmente il maggior numero di infortuni, anche se si mantiene il trend di decrescita degli anni passati: l'anno scorso, infatti, ha visto una riduzione del 7,1% degli incidenti rispetto al 2007. In quell'anno furono 11.010, nel 2008 sono stati 10.231. Diminuisce anche il dato relativo al settore agricolo (-9,4% rispetto al 2007) con 1.004 infortuni nel 2008 contro i 1.108 del 2007. A mostrare un trend inverso, di crescita, con il +1,9% è l'ambito dei dipendenti in conto Stato: nel 2008 sono stati denunciati 211 infortuni, mentre nel 2007 il dato era inferiore, pari a 207 casi.
Settori più a rischio. Il settore di attività che registra il calo di infortuni più vistoso (-16,5% rispetto al 2007) è quello dell'edilizia, con 1.508 casi denunciati nel 2008 e 1.806 nell'anno precedente. L'industria manifatturiera detiene, invece, il maggior numero di infortuni avvenuti nel corso dell'anno, con 1.951 casi. Anche qui, però, si registra un decremento, pari al 15,5%, poiché nel 2007 gli incidenti denunciati furono 2.309. Il commercio conta in tutto 829 infortuni nel 2008 contro i 903 del 2007 (-8,2%). In controtendenza, il settore trasporti con un aumento del 13,8% rispetto al 2007: si è passati da 538 casi a 612.
Stranieri. Sono 2.511 i lavoratori stranieri che nel 2008 sono stati vittime di infortuni. In particolare, la nazionalità maggiormente colpita risulta essere quella rumena, con 365 casi, seguita da quella albanese (314) e marocchina (296). Di seguito, nella classifica compaiono i lavoratori provenienti dalla ex Jugoslavia (166), dalla Tunisia (136) e dalla Macedonia (101).
Ore e luoghi a rischio. Esiste un'ora, un giorno o un mese più a rischio di un altro? Secondo il Rapporto sembra proprio di sì: in Trentino la prima ora di lavoro (17,4% dei casi), il lunedì (19,12%) e il mese di ottobre (9,36%) registrano la maggior incidenza infortunistica rispetto alle altre ore, giorni o mesi dell'anno anche se il mese di luglio, analogamente a quanto accade a livello nazionale, risulta essere uno tra i periodi più a rischio (9,79%).
Dove avvengono gli infortuni. Quanto al luogo, nell'ambiente di lavoro ordinario (come la fabbrica, il cantiere o il terreno agricolo) avviene la maggior parte degli eventi infortunistici (10.016 casi, -7% rispetto al 2007). Di molto inferiore è il dato relativo alla circolazione stradale in occasione di lavoro, che comprende autotrasportatori, commessi viaggiatori, addetti alla manutenzione stradale: nel 2008 gli infortuni sono stati 484 (-6,7%). Una quota non di poco conto riguarda invece gli infortuni in itinere, cioè quelli che accadono sul percorso da e verso il lavoro: lo scorso anno sono stati 946, mentre nel 2007 furono 1.038 (-8,9%).
Casi mortali. Rispetto ai numeri degli infortuni nel complesso, il dato relativo ai casi mortali è fortunatamente piuttosto basso e in decremento: si passa, infatti, dagli 11 del 2007 agli 8 del 2008. Cinque dei lavoratori deceduti erano impiegati nel ramo dell'industria e dei servizi, mentre gli altri tre nel ramo dell'agricoltura (+300%, poiché nel 2007 ci fu u solo caso).
Malattie professionali. Il 2008 ha registrato in Trentino 240 malattie professionali denunciate, in larga parte provenienti dall'ambito dell'industria e dei servizi (211) e solo per una piccola parte (29) da quello dell'agricoltura. In tutto, sono 22 le malattie tabellate e 178 quelle non tabellate: tra queste, spiccano ipoacusia (49 casi), affezione dei dischi invertebrali (45) e tendinite (36 casi).
Approfondimenti
Scheda Rapporto regionale 2008 Trentino