Il dossier è stato presentato in contemporanea in tutte le Regioni italiane
Presentato mercoledì 28 alla Prefettura di Trieste, il XIX Rapporto sull'immigrazione - Dossier statistico 2009 realizzato, come ogni anno, dalla Caritas Italiana e dalla Fondazione Migrantes in collaborazione con organizzazioni internazionali, strutture pubbliche e mondo sociale.
Il dossier, presentato in contemporanea nelle regioni italiane, è stato illustrato alla stampa e ai componenti del Consiglio Territoriale per l'Immigrazione della provincia di Trieste e alle istituzioni e associazioni di volontariato interessate.
Il prefetto Giovanni Balsamo ha sottolineato l'importanza dell'analisi statistica nella conoscenza del fenomeno immigratorio in tutti i suoi svariati aspetti, per poter calibrare meglio le politiche migratorie e gli interventi a sostegno dell'integrazione socio-culturale di chi arriva in Italia. Balsamo ha richiamato i risultati emersi dalla II Conferenza nazionale sull'immigrazione, tenuta ad ottobre a Milano, ribadendo la necessità di un approccio globale ai problemi legati alla gestione dei flussi migratori, che, però, tenga in considerazione l'impatto concreto a livello locale.
«Trieste - ha detto Balsamo - si è sempre distinta per una cultura della convivenza tra genti di diversa provenienza, che ha dato storicamente ottimi frutti per la crescita socio-economica della città, confermati anche dalle attuali ricerche sociali che la vedono ai vertici nelle classifiche sul grado di integrazione degli immigrati».
Il direttore della Caritas di Trieste Mario Ravalico ha ricordato la consolidata sinergia tra Caritas diocesana e Prefettura di Trieste, in particolare nei momenti di emergenza legata all'esodo dall'Albania e dal Kosovo.
Il vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi ha richiamato l'attenzione, nel suo saluto, alle parole dedicate all'immigrazione dell'enciclica papale "Caritas in Veritate", constatando come ci si trovi dinanzi ad «un fenomeno sociale di natura epocale, che richiede una forte e lungimirante politica di cooperazione internazionale per essere adeguatamente affrontato».