Roma, 28 ottobre 2009 - Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani giudicano «allarmanti» i dati diffusi oggi dall'Istat sul reddito delle famiglie italiane e chiedono al governo di intervenire «mantenendo gli impegni assunti in campagna elettorale».
«Gli effetti della crisi economica iniziano a pesare gravemente sui bilanci delle famiglie - commenta il presidente delle Acli Andrea Olivero - Diminuisce il reddito, il potere d'acquisto, la capacità di risparmio. La politica dell'ottimismo non è più sufficiente. Occorrono misure strutturali in grado di invertire questa tendenza consentendo alle famiglie di investire nel proprio futuro, oltre che nei consumi. Le famiglie, infatti, restituiscono alla società, e all'economia, il centuplo di quanto ricevono».
«Torniamo a chiedere con forza al governo - conclude Olivero - un piano di riforma delle politiche familiari che parta dall'introduzione, anche graduale, del quoziente familiare, secondo gli impegni presi con i cittadini in campagna elettorale».