LUSSEMBURGO - Alla conferenza Onu sul clima a Copenaghen del prossimo dicembre «si arriverà ad un accordo. Magari non nei dettagli giuridici, ma tutto fa sperare in un accordo politico importante che segnerà la svolta contro la CO2». E' la convinzione del ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo al termine del Consiglio dei ministri dell'Ambiente Ue tenutosi a Lussemburgo. L'Unione Europea, ha aggiunto il ministro, si presenterà con un «impegno straordinario. Usa e Cina dovranno fare la loro parte». Il ministro si e' detto rammaricato delle conclusioni dell'Ecofin ma oggi, ha sottolineato, «il Consiglio Ambiente ha recuperato». L'Unione Europea, infatti, ha spiegato il ministro «ha messo sul piatto un'offerta che propone un accordo globale sul clima e prevede la quasi eliminazione della CO2». Il Consiglio dei ministri dell'Ambiente ha approvato un documento in cui l'Europa si impegna ad una riduzione tra l'80 e il 95% della CO2 al 2050. «Un esito non scontato, questo dell'approvazione all'unanimità del mandato negoziale per Copenaghen. L'Unione Europea - ha spiegato il ministro - si presenta con questa carta da giocare e conferma la leadership», il tutto a patto che nella conferenza Onu sul clima del prossimo dicembre a Copenaghen «si raggiunga un accordo globale». Il ministro ha tenuto quindi a sottolineare che l'UE «mette sul piatto obiettivi come gruppo e non unilateralmente. L'Italia ha richiesto, infatti, fortemente di inserire nel documento il principio di comparabilità degli sforzi tra i paesi sviluppati. Secondo il ministro, ridurre le emissioni fino al 95% fino al 2050 «significa da subito operare una rivoluzione energetica nei propri paesi».

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