Presentato a Firenze il Rapporto regionale annuale: lo scorso anno l'Istituto ha registrato una flessione di 3.106 denunce. Contrazione anche degli infortuni strada e di quelli in itinere FIRENZE - Continua anche nel 2008 il miglioramento dell'andamento infortunistico per la Toscana. Le denunce di infortunio pervenute all'INAIL, infatti, ammontano a 69.118 casi con una differenza di 3.106 unità (pari a -4,3%) rispetto al 2007. E' questo uno dei dati "forti" emersi nel corso della presentazione del Rapporto regionale annuale dell'Istituto, a Firenze. Per quanto riguarda la declinazione degli infortuni per settore, è l'agricoltura (con 4.306 denunce) a presentare un decremento consistente dell'8,19% (ma con punte che arrivano a -18% a Pisa, -13,98 ad Arezzo e -10,26 % a Siena). Anche l'industria (62.481 casi) presenta un trend in diminuzione costante nel tempo (-4,2%) - pure con "forbici" che vanno da -7,77% e -7,42 % della provincia di Massa e Carrara e di Prato all'incremento positivo di 2.06% per la provincia di Pistoia - mentre la gestione per conto dello Stato (2.331 casi) rimane stazionaria (+0,65%). Dal complesso degli infortuni, inoltre, è possibile scorporare il dato sia di quelli stradali sia di quelli in itinere (ovvero verificati nel corso dei tragitti casa/lavoro/casa) Per quanto riguarda i primi - estrapolati dal complesso delle gestioni - questi sono stati 4.543, circa il 6,5% del totale dei casi denunciati. Rispetto all'anno precedente, sono diminuiti del 6%, con forbici che vanno da un massimo del -17% della provincia di Siena all'incremento del 12% della provincia di Pisa. La provincia in cui si denuncia il maggior numero di casi in valore assoluto è, comprensibilmente, Firenze (1.287 casi). Per quanto riguarda la specifica categoria degli incidenti mortali da circolazione stradale, i casi sono 33, ben il 43% in più rispetto al 2007. Gli infortuni in itinere sono stati 7.953, a fronte degli 8.307 del 2007: la contrazione, pertanto, è stata pari al 4%, tre punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Nell'ambito di questo dato, i casi mortali sono stati 22: due in meno sul 2007, per una flessione del 9%. Ancora, gli incidenti accorsi a lavoratori stranieri sono stati 10.587 (15 dei quali mortali), pari al 15,3% del totale. La nazione di origine che registra il più alto numero di infortunati è il Marocco, seguita da Romania e Albania. Sul fronte delle malattie professionali, infine, le denunce pervenute all'INAIL lo scorso anno sono state 2.999, la maggioranza delle quali relative al settore industria (2.778 casi). In agricoltura risultano 191 casi e nella gestione per conto Stato 30 casi. Come è noto, le malattie professionali sono disciplinate dal cosiddetto sistema misto, che le divide in due grandi categorie: le tecnopatie tabellate (quelle tassativamente elencate dalla legge in una tabella - la cosiddetta "lista" - contratte nell'esercizio e a causa di talune lavorazioni indicate, per le quali sussiste la presunzione legale di origine) e quelle non tabellate, costituite da qualsiasi tecnopatia contratta a causa delle lavorazioni, protette con l'assicurazione contro gli infortuni, con onere della prova dell'origine professionale posta a carico del lavoratore. Dal Rapporto si rileva, così, che in Toscana, come per tutto il territorio nazionale, le malattie denunciate sono soprattutto non tabellate, sia nell'agricoltura (161 casi) che nell'industria (2.045). "A seguito dell'evoluzione legislativa l'INAIL, da un'impostazione prettamente assicurativa, assume oggi la tutela globale del lavoratore, che si attua attraverso la prevenzione, la cura, la riabilitazione fino al reinserimento lavorativo e sociale del lavoratore infortunato. Il decreto legislativo 81/2008 ha meglio specificato le peculiarità dell'Istituto, conferendogli un ruolo centrale nell'attuale sistema di Welfare", afferma Aniello Spina, direttore regionale INAIL Toscana. "Le disposizioni normative però, per non restare semplici enunciazioni di principio, devono trovare concretezza in azioni positive. Posso affermare che, anche grazie alla produttiva collaborazione con la Regione, in Toscana sono stati adottati importanti interventi per contrastare il fenomeno degli infortuni sul lavoro". Dalle campagne di vigilanza straordinaria nei cantieri edili, a quelle di formazione/informazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro; dalla sottoscrizione di importanti protocolli per azioni positive nei settori più rischiosi alla creazione di osservatori infortuni le strategie avviate sono state molteplici. "Sono tutte iniziative che hanno, tra l'altro, l'obiettivo di creare una diffusa cultura alla sicurezza", conclude Spina. "Le sinergie con gli altri enti proposti stanno funzionando e, in prospettiva, prevedo che vivranno ulteriori sviluppi. C'è ancora molto da fare, ma credo che siamo sulla strada giusta".

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