Gli Stati Uniti non sono l'unico paese che non riesce ad uscire dall'impasse provocata dall'infuocato dibattito sulla riforma sanitaria. In numerosi altri paesi è ugualmente una questione di vita o di morte  
Prendiamo il caso della Liberia. I liberiani hanno subito per decenni una guerra brutale, che è terminata solo nel 2003 e che ha distrutto molte delle infrastrutture del paese. Il danno arrecato al sistema sanitario è stato gravissimo e si riflette oggi su tutti gli indicatori della salute, che sono tra i più bassi al mondo.

Oltre a dover fare i conti con l'eredità traumatica lasciata dalla guerra, i liberiani devono lottare per sopravvivere alla grandissima miseria. Più del 90% dei 3,6 milioni di abitanti vivono con meno di 2 dollari al giorno, il che significa che qualsiasi costo necessario per fruire dell'assistenza sanitaria - per quanto minimo - risulta essere sempre proibitivo. Medici Senza Frontiere (MSF) dal 1990 fornisce assistenza sanitaria alla Liberia, compresa la chirurgia d'urgenza, assicurata in alcuni dei peggiori momenti del conflitto. Al termine della guerra, MSF si è impegnata a fornire supporto alle strutture sanitarie fino al 2010 e oggi supporta gratuitamente diverse strutture e ospedali di Monrovia, la capitale del paese. MSF ha documentato gli anni del suo impegno in un recente rapporto Necessità di una maggiore copertura sanitaria, allo scopo di contribuire al dibattito sulle politiche e sui finanziamenti del sistema sanitario, che è in corso nel paese.
La nostra esperienza in Liberia e altrove mostra chiaramente che l'imposizione del ticket sanitario agisce da deterrente alla fruizione dei servizi del sistema sanitario fino al momento in cui il ricorso alle cure mediche diventa inevitabile per il sopraggiungere di un problema di salute della massima urgenza. Le donne confidano ai nostri operatori che ogni giorno devono compiere delle scelte impossibili, come scegliere tra dar da mangiare alla loro famiglia o portare un bambino malato dal dottore. Appena un mese fa, abbiamo dovuto far amputare il braccio destro di David, un bambino di 4 anni. David si è procurato un taglio sul braccio salendo su un albero, ma la famiglia lo ha curato a casa perché non poteva permettersi le cure mediche. Purtroppo, un mese dopo hanno dovuto portarlo di corsa all'ospedale con un'infezione ormai in stato così avanzato che non era più possibile trattarla con gli antibiotici.

Il governo della Liberia riconosce la necessità di assicurare un sistema sanitario gratuito e, infatti, nel 2005 ha sospeso il ticket sanitario. Ma vi è un'enorme differenza tra gli obiettivi politici e la pratica, e anche se il governo ha assunto importanti misure per favorire l'accesso alle cure, nella realtà l'assistenza gratuita non è ancora garantita a molti liberiani.
Mentre in Liberia il dibattito sul sistema sanitario continua, si fa di nuovo avanti la possibilità di reintrodurre il ticket sanitario. MSF crede fortemente che l'onere di finanziare il sistema sanitario non debba gravare su chi è meno in grado di farsene carico. Per avere la possibilità di rispondere ai bisogni di assistenza sanitaria della popolazione, la Liberia deve avere un sistema sanitario basato su sovvenzionamenti. Solo il governo nazionale, i donatori internazionali quali USAID e l'Unione Europea possono accollarsi il costo dei medicinali, degli esami diagnostici, della retribuzione del personale, delle cliniche e degli ospedali.

Il mese scorso, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha compiuto un primo passo positivo, annunciando che sei paesi in via di sviluppo, compresa la Liberia, riceveranno dei fondi per poter assicurare l'assistenza sanitaria gratuita a donne e bambini. Non esistono soluzioni facili e il governo liberiano è chiamato a far fronte a temibili sfide nell'opera di ricostruzione dopo decenni di guerra.
È però necessario fornire un sostegno prolungato nel tempo affinché i problemi finanziari non impediscano ai liberiani di ricevere le cure mediche essenziali. Negli Stati Uniti, 44.000 persone muoiono ogni anno per la mancanza di un'assistenza sanitaria garantita a tutti. In Liberia e in numerosi altri paesi il numero di decessi è ancora più alto. È nostra ferma convinzione che le persone abbiano diritto ad usufruire di un'assistenza sanitaria di qualità e a prezzi accessibili sia che vivano negli Stati Uniti sia che vivano in altre parti del mondo.

Robin Vincent-Smith- capomissione di MSF in Liberia

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni