Maroni: A Parma sarà 'permanente' il tavolo dei sindaci
Sicurezza urbana e integrazione, principio di sussidiarietà tra i temi discussi nell'incontro tra il ministro dell'Interno e primi cittadini di 20 città medie del nord Italia
A poco più di un anno dal primo incontro con il ministro dell'Interno Roberto Maroni, i sindaci di 20 città medie del nord Italia sono tornati a confrontarsi con il responsabile del Viminale per concordare l'aggiornamento della "Carta di Parma" sulla sicurezza.
«Abbiamo posto il problema del collegamento tra sicurezza e integrazione» ha dichiarato il ministro Maroni al termine dell'incontro avvenuto presso la sala consiliare del comune di Parma. «Quando abbiamo definito il concetto di sicurezza urbana - ha proseguito il Ministro - abbiamo parlato di strumenti per garantire sia la sicurezza dei cittadini sia l'ordinato svolgersi della vita civile prevenendo situazioni di degrado. La sicurezza non è solo la polizia che interviene per arrestare i delinquenti ma anche l'azione degli amministratori per prevenire».
In tal senso è stato ricordato dal ministro come sia fondamentale il principio di sussidiarietà «che vuol dire che tutto ciò che può essere fatto a livello più vicino ai cittadini, anche in materia di sicurezza, può essere fatto dai sindaci e deve essere consentito agli stessi sindaci di poterlo fare».
Tra i numeri portati ad esempio sono state 800 le ordinanze emesse nei vari Comuni ad 11 mesi dall'adozione dei primi provvedimenti legislativi in materia di sicurezza urbana. «Altri strumenti devono essere attuati. Continueremo su questa strada - ha dichiarato Maroni - in maniera particolare per quanto riguarda l'integrazione perchè molte politiche su questo argomento sono di competenza di altri ma i temi dell'integrazione non sono poi così distanti dalle linee di intervento del ministero degli Interni».
Al termine dell'incontro il ministro Maroni ha rilevato l'importanza della decisione presa di considerare gli incontri a Parma come un tavolo permanente che si riunirà periodicamente per definire lo stato dell'arte e indicare i percorsi successivi.