Maroni: «Dobbiamo realizzare i Cie in ogni regione perchè aumentano la sicurezza nei territori» Il ministro dell'Interno è intervenuto alla XXVI Assemblea dell'Anci a Torino su immigrazione e sicurezza, annunciando anche il varo del numero unico di emergenza 112 e il rilancio della carta d'identità elettronica «In 12 mesi tutta l'azione di riforma del governo e del Parlamento è stata portata a termine. Sono molto soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto, e abbiamo concluso tra mille difficoltà lo sforzo per adeguare alle nuove sfide il sistema della sicurezza». Il ministro dell'Interno Roberto Maroni è intervenuto a Torino alla XXVI assemblea annuale dell'Anci parlando di sicurezza e immigrazione. «Ci siamo mossi - ha detto - sulle tre grandi macroaree della criminalità organizzata, dell'immigrazione clandestina e della sicurezza urbana». Maroni ha ricordato le misure adottate contro la mafia, l'introduzione del principio dell'obbligatorietà della denuncia per le imprese che vengono minacciate di estorsione, l'attacco ai patrimoni mafiosi e alla loro struttura militare: «Ho fatto di recente un po' di conti, ogni giorno abbiamo arrestato otto mafiosi». Per quanto riguarda l'immigrazione clandestina, il ministro ha spiegato: «Abbiamo deciso di intervenire duramente per far cessare l'idea della debolezza dell'Italia nel contrasto all'immigrazione irregolare. Tutte misure nel rispetto delle convenzioni internazionali e delle regole europee. Ebbene è notizia di oggi che la Commissione Ue ha deciso di chiudere la procedura aperta contro l'Italia in tema di immigrazione». Il risultato per il ministro è stato eccezionale, con una riduzione di oltre il 90% degli sbarchi, che sono stati 1.900 contro i 19.850 dell'anno scorso. «Tre i pilastri della sicurezza urbana. Della sicurezza integrata o integrale: le forze dell'ordine, naturalmente, i sindaci, che meglio di chiunque altro conoscono i territori, e i cittadini, che in modo regolamentato partecipano alla sicurezza urbana. Le regole - ha proseguito - consentiranno ai sindaci, se lo vorranno, di controllare il territorio. E' uno strumento, non è un obbligo». «Dobbiamo realizzare i Centri di Identificazione e Espulsione in ogni regione perché aumentano la sicurezza nei territori. Valuteremo con le Regioni e gli enti locali come fare i CIE». «Vareremo la centrale operativa del numero d'emergenza unico 112. Con l'integrazione delle banche dati, faremo in modo che il 112 diventi il ?call center laico' al di sotto del quale ci saranno le altre strutture». Il ministro ha quindi annunciato il rilancio della Carta d'identità elettronica entro breve tempo e la riforma del Codice delle Autonomie in coincidenza con il federalismo fiscale.

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