Caritas Italiana e
Caritas Serbia e Montenegro hanno nuovamente promosso per l'ottobre di quest'anno, in occasione della Giornata mondiale della salute mentale (10 ottobre), la
Campagna di lotta allo stigma e all'esclusione sociale dei pazienti con disturbi mentali, dal titolo "Apriamo le porte", cofinanziata dall'Ue e che vede coinvolti anche ministeri della sanità e degli affari sociali, Oms e Chiesa ortodossa.
La campagna quest'anno vivrà di una serie considerevole di proposte, che consentiranno di raggiungere non solo l'opinione pubblica della capitale Belgrado, ma anche di altre città e - grazie a radio e tv nazionali - del'intero paese: verrà prodotto uno spot per radio e tv, sono previste due tavole rotonde televisive in prima serata, si svolgeranno una marcia contro lo stigma, una mostra di disegni dei bambini delle scuole elementari del paese, un cineforum con la proiezione del film italiano "Si può fare" (appositamente doppiato per il pubblico serbo). L'obiettivo è rafforzare, nella popolazione,
un sentimento di accoglienza e non avversione verso le persone malate mentali, che possa favorire l'attuazione di politiche sanitarie centrate sulla deistituzionalizzazione e la territorializzazione delle cure.
Per questo, Caritas Italiana è ormai consulente ufficiale del ministero della sanità della Serbia, per la realizzazione di una radicale riforma del sistema di
salute mentale, secondo le prescrizioni che l'Ue ha dato al paese balcanico, in vista della sua associazione all'Unione stessa. La Campagna si lega così al quotidiano lavoro di formazione degli operatori di settore e di consulenza nella stesura sul versante della riforma normativa e organizzativa, condotto al fianco delle istituzioni sanitarie e psichiatriche locali.