Tutela della biodiversità, storie di terre negate e la condizione femminile nel sud del mondo nelle giornate conclusive del festival. In programma un incontro sull'Africa tra giornalisti e documentaristi e un convegno sui biocarburanti. A conclusione, la proiezione della pellicola fuori concorso Il mio nome è Emmanuel e la premiazione delle migliori pellicole Parte con i prodotti biologici del Mercato della terra, prosegue con proiezioni, dibattiti e convegni e arriva fino alle premiazioni delle migliori pellicole in concorso il programma di sabato 10 e domenica 11 ottobre del Terra di Tutti Film Festival, la rassegna di cinema sociale promossa dalle ong Cospe e Gvc in corso al Cinema Lumière di Bologna (via Azzo Gardino 65, ingresso gratuito). La manifestazione si apre sabato alle ore 9 con il tradizionale mercato biologico organizzato da Slow Food nel cortile della Cineteca. Alle ore 11, alla biblioteca Renzo Renzi (via Azzo Gardino 65) si terrà la presentazione di Africa e Media. Giornalismi e cronache nel continente dimenticato, quarto taccuino del Premio Ilaria Alpi. Mauro Sarti, giornalista dell'agenzia Redattore Sociale e curatore del libro ne discuterà con Luciano Scalettari (giornalista di Famiglia Cristiana) e i documentaristi del Terra di Tutti Film Festival Abdoul Aziz Cissé (regista di La bréche), Didier Bergounhoux (L'or bleu, ressource ou marchandise) e Gilberto Mastro Matteo (Le Croci di Malta). Alle ore 16, la sessione "Terra agreste" dà il via alle proiezioni: Entregar en propias manos della regista ceca Tereza Reichova documenta l'esperienza della cooperativa boliviana El Ceibo, che grazie al commercio equosolidale riesce a vendere i suoi prodotti fino in Europa; L'ora di pranzo è realizzato dai giovani che a Maputo hanno partecipato al laboratorio "A Mundzuku Ka Yina", un progetto nato per fornire strumenti di emancipazione e di progresso a chi vive a ridosso della montagna di rifiuti della più grande discarica del Mozambico. Si prosegue alle 17.30 con la sessione "Visioni di biodiversità", che sarà aperta da For the best and for the onion! di Sani Elhadj Magori, un documentario girato nel villaggio di Galmi in Niger la cui economia è basata sulla coltivazione e la vendita di cipolle, che costituiscono il secondo prodotto di esportazione dopo l'uranio. Seguiranno Semi di libertà di Diego Cutilli, un film sulla biodiversità raccontata e spiegata da chi la vive e la pratica quotidianamente come i contadini dell'India e dello Sri Lanka, e la pellicola fuori concorso El suri di Giorgio Piracci, vincitrice del Festival Biodiversità 2008. La sostenibilità e i nuovi modelli energetici saranno al centro del seminario internazionale organizzato alle ore 15 presso la biblioteca Renzo Renzi in occasione del festival della cooperazione "La terra nelle nostre mani" promosso da Coonger, il coordinamento delle ong dell'Emilia-Romagna (www.coonger.org). L'uso di biomasse nella produzione di carburanti ha suscitato molte speranze in termini di riduzione delle emissioni gassose nel settore dei trasporti e per il possibile accesso a una fonte energetica rinnovabile diffusa su tutto il pianeta. Sono però pari le preoccupazioni in merito alla sostenibilità sociale e ambientale generate da un tale utilizzo delle risorse agricole, specialmente alla luce dei rischi derivanti dalla competizione con la produzione di cibo. Al seminario saranno rappresentati più punti di vista, dal modello di agricoltura famigliare con Geraldo Arcoverde (Confederazione degli agricoltori familiari di Belo Horizonte, Brasile), a Gianpietro Venturi (agronomo dell'Università di Bologna e membro del Board Biofuel Europe), Antonio Onorati dell'associazione Chimica Verde e il Centro internazionale Crocevia di Roma. Proseguendo con le proiezioni, alle ore 19.30 con la sessione "Borders" si parlerà di migrazione: in concorso le pellicole Harraga di Annika Lems e Christine Moderbacher, On the line di Jon Garano e Candid Islam. Voci di donne musulmane a Torino di Tomaso Brucato e Daniela Marchetto. La giornata si chiude con la sessione "Mujeres al sur" (dalle ore 22.00), dedicata alla condizione delle donne nel sud del mondo: in programma il documentario Secret de femmes, paroles d'hommes di Marc Decosse e Eric D'Agostino, Under the light of Tana di Joan Soler e Canzone per Amine di Alberto Bougleux. Domenica 11 ottobre, Terra di Tutti Film Festival si apre alle ore 16 dando spazio alle storie e ai registi del Senegal. In programma Njakhass (Patchwork) di Oumy Ndour sulla vita di Idrissa e Fa, marito e moglie che vivono in un villaggio seguendo i precetti ispirati alla solidarietà e alla non-violenza del Baye Fall, Un ami est parti di Delphe Kifouani e La brèche di Abdoul Aziz Cissè (l'autore sarà presente in sala), che racconta la minaccia di disastro ambientale ed economico che incombe su Saint Luis, una cittadina situata sul delta del fiume Senegal. Alle ore 18.00 per la sessione "Terre negate", Inshallah Beijing di Francesco Cannito e Luca Cusani racconterà le difficoltà vissute da quattro atleti palestinesi nel prepararsi per le Olimpiadi di Pechino. Saharawi donna. Dall'esilio alla repubblica di Stefano Alemanno e Fiorella documenta le condizioni di vita del popolo saharawi attraverso gli occhi e le storie delle sue donne. Ishak di Marcello Dapporto ha come protagonista una diciassettenne che intraprende un viaggio nel Kurdistan turco nel momento in cui la baraccopoli in cui vive a Istanbul è sotto sgombero. Anche in questa terza edizione, Terra di Tutti Film Festival culminerà con un evento speciale fuori concorso: la proiezione, alle ore 20.30, di Il mio nome è Emmanuel, un documentario di Andrea Tinari che è stato censurato nei cinema di Parma, la stessa città in cui, un anno fa, lo studente di origine ghanese Emmanuel Bonsu è stato sequestrato, picchiato e umiliato da agenti della Polizia municipale che lo avevano scambiato per uno spacciatore perché del colore "sbagliato". Alle ore 21.30 si terranno le premiazioni, a cui parteciperanno anche la presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti e la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Maria Giuseppina Muzzarelli. A seguire, le repliche dei film vincitori dei due premi assegnati dalla Giuria di qualità del festival (miglior produzione italiana e straniera) e del premio speciale "Cheikh Sarr", assegnato quest'anno, per la prima volta, dai membri del Consiglio degli Stranieri della provincia di Bologna. Per informazioni: Tel. 051 546600 (Cospe) Tel. 051 585604 (Gvc) E-mail: info@terradituttifilmfestival.org Sito web: www.terradituttifilmfestival.org

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