La Conferenza delle Regioni (con l'eccezione della Regione Veneto), nella seduta del 1° ottobre 2009, ha approvato un documento in cui prende una posizione nettamente contraria al Disegno di legge (relatore Senatore Orsi), sulla modifica della legge nazionale sulla caccia.
La bocciatura del disegno di legge Orsi da parte dalle Regioni e Province autonome è un segnale forte per la Commissione Ambiente del Senato. Il WWF Italia chiede quindi di bloccare la discussione della modifica della legge 157/1992 e di pensare invece ad una legge nazionale per la tutela della biodiversità.
Il disegno di legge, in discussione alla Commissione Ambiente del Senato, prevede la possibilità di cacciare anche a specie protette se considerate nocive, anche nei giorni di silenzio venatorio, autorizza i Prefetti ad aprire la caccia anche durante l'estate, durante ogni momento dell'anno, autorizza la libera circolazione dei cacciatori su tutto il territorio nazionale durante i periodi di migrazione degli uccelli, consente l'arcaica pratica dell'uso della civetta come zimbello, annulla l'obbligo di anellini di riconoscimento per gli uccelli da richiamo e depenalizza alcuni importanti reati venatori. Un Disegno di legge che è un complesso di norme estremiste, antieuropee e incostituzionali e che contrasta con la tutela della Biodiversità.
Questo il passaggio più importante del documento approvato dalle Regioni: "
Le Regioni nell'esprimere, quindi, una valutazione negativa sulle modifiche alla legge n. 157 del 1992, manifestano, tuttavia, la piena disponibilità ad esaminare proposte di modifica al testo vigente che diano luogo ad una legge quadro coerente con i principi sopra espressi, capace di assicurare l'equilibrato contemperamento delle esigenze di conservazione e di sostenibile utilizzazione delle risorse faunistiche, in armonia con l'ambiente e con le esigenze dell'economia agricola e forestale".
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Nel merito si condivide fortemente quanto indicato dal Tavolo degli Stakeholders nel documento dell'11 novembre scorso (?)".
Il tavolo era composto dalle maggiori associazioni ambientaliste, tra cui il WWF, agricole e venatorie.
L'Italia, che è il paese più ricco di biodiversità nel Mediterraneo, dovrà entro il 2010 onorare gli impegni presi con la firma della Convenzione internazionale per la Biodiversità ed impostare importanti strategie per contrastare la perdita di biodiversità. Invece, il Parlamento italiano sta ideando una sorta di "licenza di sterminio" della fauna selvatica italiana.
Il WWF chiede da oltre un anno al Senato di rivedere l'attuale testo, di avviare un lavoro condiviso tra le parti sociali interessate e mettere da parte le esigenze di una minoranza per prediligere gli interessi e le istanze della maggior parte dei cittadini italiani. Cittadini che già in diverse occasioni e in ultimo con il sondaggio IPSOS del febbraio 2009, si sono dimostrati ampiamente contrari alle proposte di modifica della legge sulla caccia.