Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la Federazione nazionale degli Ordini dei medici veterinari italiani, in collaborazione con le principali Associazioni culturali di medicina veterinaria comportamentale e con il mondo accademico hanno predisposto il "percorso formativo" per proprietari di cani previsto dall'ordinanza 3 marzo 2009 recante "tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione di cani".
L'obiettivo che si intende perseguire attraverso questo programma di formazione è la creazione del corretto rapporto uomo-cane, rapporto antico ma spesso mal gestito nella nostra società.
L'evoluzione della società, l'urbanizzazione e il cambiamento nel modo di vivere dei nuclei familiari, avvenuti con velocità frenetica negli ultimi decenni, hanno spesso reso più difficile la convivenza e creato situazioni di disagio talora gravi.
Gli episodi drammatici che negli ultimi anni hanno visto il coinvolgimento dei cani, soprattutto in ambito domestico, sono stati solitamente la conseguenza dell'ignoranza delle più elementari regole di rispetto tra specie diverse e non solo.

Il rispetto deriva dalla conoscenza e dalla consapevolezza che il cane è un "essere senziente" e come tale possiede proprie peculiarità comportamentali e propri bisogni. La comprensione del normale repertorio comportamentale del cane facilita la socializzazione di tale animale con l'uomo e con i suoi consimili e, quindi, la sua integrazione nella società.
La convivenza tra cane e uomo per essere serena e appagante deve rispettare la dignità e le caratteristiche di entrambe le specie: per questo è necessario conoscere ed utilizzare un linguaggio comune. Senza scivolare nel razzismo - demonizzando una razza piuttosto che un'altra - o nell'altrettanto nocivo "pietismo" verso i cani, è necessario avere a disposizioni strumenti e metodi efficaci, privilegiando la prevenzione dei problemi e fornendo soluzioni adeguate in caso di patologie o comportamenti indesiderati o peggio pericolosi. L'educazione al rispetto ed alla civile coesistenza è un obiettivo raggiungibile che richiede strumenti adeguati, determinazione ed impegno.
Il percorso formativo che da oggi viene messo a disposizione dei medici veterinari e delle Istituzioni deputate ad organizzare i percorsi formativi (art. 1, comma 4 dell'ordinanza) è il modello univoco da seguire per l'impostazione e l'organizzazione dei corsi di base cui tutti i proprietari di cani possono accedere volontariamente. È, quindi, lo strumento di cui avvalersi per far conoscere ai proprietari quali siano i doveri e le responsabilità che derivano dalla scelta di convivere con un cane nonché le esigenze etologiche ed il linguaggio del proprio compagno a quattro zampe al fine di evitare errori di educazione, di impostazione della relazione e di comunicazione che possono essere causa di problemi.

L'istituzione del "patentino" per i proprietari e detentori di cani è un ulteriore passo in avanti nel panorama legislativo nazionale a tutela delle persone ma anche e soprattutto dei cani stessi.
L'obiettivo che il legislatore si è prefisso consiste nella costruzione di un rapporto interspecifico basato su conoscenze scientifiche, finalizzato al benessere dei cani con i quali condividiamo la nostra vita, alla crescita culturale e alla responsabilizzazione dei proprietari con lo scopo di tutelare il cane e prevenire i rischi per l'uomo. I medici veterinari, con le loro competenze e professionalità, hanno il compito di veicolare e diffondere nel modo più efficace le conoscenze necessarie a creare la consapevolezza nei cittadini proprietari e detentori di cani nonché di supportarli e trovare soluzioni appropriate per i problemi di comportamento che si possono verificare nelle diverse fasi della vita del loro compagno.

Il materiale formativo - cartaceo e su supporto informatico - sarà quindi distribuito a tutti i medici veterinari italiani, sia pubblici che privati, che ogni giorno sono impegnati a fornire informazioni e conoscenze a coloro che convivono con un cane. Con questo lavoro tutta la professione veterinaria, pubblica e privata, collaborando con il Ministero ha voluto dimostrare ulteriormente il proprio impegno, oggi più che mai finalizzato a rendere possibile la convivenza uomo-animali, ma da sempre profuso nell'azione di tutela della salute pubblica e del benessere degli animali.

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