"Il protocollo d'intesa stipulato oggi costituisce un primo importante passo per operare quel salto di qualita' nella lotta a un fenomeno - quello della criminalita' organizzata nello smaltimento dei rifiuti - che rappresenta una delle minacce piu' serie per l'ambiente e su cui e' necessario innalzare il livello di allerta e rafforzare il contrasto con ogni strumento possibile". E' quanto afferma il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo firmando, assieme al procuratore generale della Direzione Nazionale Antimafia, Pietro Grasso, un protocollo d'intesa tra ministero e Dna che rafforza il coordinamento e le attivita' investigative nella lotta alle ecomafie.
Di durata triennale e rinnovabile al momento della sua 'scadenza', il documento vuole "ottimizzare" le azioni di lotta allo smaltimento illecito di rifiuti. In base al protocollo il ministero trasmettera' alla Direzione nazionale Antimafia con cadenza trimestrale, salvo casi urgenti, le notizie relative alle informative di reato ambientale mentre la Dna comunichera' annualmente al ministero gli esiti della propria attivita' di coordinamento in tema di infiltrazioni della criminalita' organizzata nel settore della gestione dei rifiuti.
Per portare avanti queste attivita' e facilitarne lo svolgimento verra' istituito un gruppo operativo, costituito da 12 persone. Di queste, tre saranno designate dalla Dna, tre dal ministero dell'Ambiente, una dall'Ispra, una dal comando dei carabinieri per la Tutela ambientale, e una ciascuno per polizia, guardia di finanza e guardia costiera.