Tribunale Penale di Bergamo.
Nell'ambito di BergamoScienza, nelle austere sale del Palazzo di Giustizia di Bergamo si è tenuto ieri il Processo al Parco, organizzato da Cesvi, in collaborazione con Slow Food Lombardia.

Il Parco era chiamato a rispondere a diverse accuse, tra cui quella di inibizione dello sviluppo di aree agricole, marine o boschive, di deportazione di popolazioni abitante nell'area destinata a riserva naturale e a testimoniare alla propria difesa.

L'accusa, sostenuta dall'Avv. Daniela Rubino, socio Slow Food, e la difesa, rappresentata dall'avvocato Marco Zambelli, hanno interrogato e contro-interrogato i testimoni, Agostino Agostinelli, Presidente del Parco Adda Nord, Riccardo Groppali, Docente di Conservazione della Natura all'Università di Pavia e Vettlee Macebele, rappresentante della Comunità Makuleke, la popolazione che vive nel Parco Transfrontaliero del Gran Limpopo, a cavallo tra Mozambico, Sudafrica e Zimbabwe, e che ha imparato a vivere in equilibrio con l'ecosistema del Parco, ricavandone reddito ma rispettandone le risorse. L'udienza è stata vivacizzata dalle incursioni di Andrea Biffi e Max Pisu.

Dopo una breve camera di consiglio, il Presidente del Tribunale, Carlo Casti, governatore di Slow Food Lombardia, ha pronunciato la sentenza finale, ratificata dalla giuria popolare, composta dagli studenti di Scienze dell'Educazione dell'Università di Bergamo e da volontari Cesvi. Il Parco è stato assolto poiché "è stato dimostrato come l'adeguato utilizzo di principi propugnati da associazioni e organizzazioni non governative, come Cesvi, la ragionevole applicazione dei principi dello sviluppo sostenibile e di una gestione equilibrata delle risorse naturali rendono utili e vivibili le aree che si intendono tutelare per mezzo della costituzione di un parco, di un'area protetta, di un altro sistema di protezione di territori a rischio."

Al termine dell'udienza i partecipanti hanno potuto degustare salumi e formaggi orobici, a cura delle Condotte Slow Food Bergamo e Valli Orobiche, gentilmente offerti da "Cà del Botto" e da "I Quattro Portoni".
Il processo è uno strumento educativo per valutare l'impatto ecologico e sociale di un prodotto oppure, come nel caso del Parco, di un'iniziativa umana. La formula del "processo" è stata ideata da Ettore Tibaldi, etologo ed esperto di educazione ambientale, che è stato tra i fondatori di Cesvi e suo vicepresidente fino alla sua scomparsa, nel 2008.

Cesvi è attiva in molti paesi con progetti di sviluppo sostenibile, in particolare nel Parco Transfrontaliero del Gran Limpopo, sta realizzando un progetto di conservazione dell'ecosistema del parco, in cui far convivere in equilibrio uomo e natura in un'ottica di sviluppo sostenibile ed economico. L'area del parco tocca Mozambico, Sudafrica e Zimbabwe, fattore che la rende allo stesso tempo preziosa e particolarmente delicata. L'attività del progetto dunque coinvolge tre paesi ed è uno dei progetti ambientali più ambiziosi che Cesvi porta avanti da diversi anni in collaborazione con il Ministero Affari Esteri italiano e IUCN (Unione mondiale per la conservazione della natura).

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