Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani esprimono il proprio sentimento di cordoglio per la morte di Gino Giugni, padre dello Statuto dei lavoratori, «politico e studioso di grande onestà, intelligenza e coraggio».
«Con lo Statuto dei lavoratori - afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero - Giugni riuscì a liberare il sindacato dall'invisibilità giuridica in cui era rimasto nel dopoguerra, a renderlo attivo, a riconoscerlo come soggetto di diritti, dandogli il potere di incidere sulle scelte organizzative delle imprese. Proprio il tema della partecipazione democratica dei lavoratori alla gestione dell'impresa è tra gli insegnamenti più significativi e ancora attuali di quella stagione».
Per Olivero «Gino Giugni ha saputo anticipare e interpretare la nuova stagione di un riformismo che non annulla i diritti ma anzi li amplia e li rende davvero esigibili per tutti i lavoratori».