Il turismo in Italia contrasta la crisi con una tenuta maggiore di altri settori economici. Lo ha affermato il ministro del Turismo, Michela Brambilla, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Chigi per presentare il Rapporto sulla stagione turistica 2009.
Nonostante la congiuntura economica, il settore ha mantenuto risultati di tenuta nei primi tre mesi dell'anno grazie alla montagna, in agosto grazie alla politica promozionale degli hotel, nelle prenotazioni per l'autunno grazie alla ripresa del turismo business e commerciale nel nord del Paese.
Le imprese hanno dunque dimostrato di saper affrontare l'emergenza e i risultati danno l'Italia in una posizione più favorevole del resto d'Europa.
Le tendenze registrate:
- gli hotel, che hanno maggiore clientela internazionale, hanno applicato una politica di ribasso nei prezzi (-7,2%) per contrastare il calo registrato nei primi sei mesi,
- il turismo italiano diminuisce le partenze all'estero e sceglie l'Italia nei primi sei mesi dell'anno, e in estate sceglie i mesi fuori stagione di luglio (+37%) e settembre (+14,2) pareggiando il conto con l'estate 2008,
- l'attrattiva del nostro Paese rimane costante, anche tra le previsioni di vendita del Turismo organizzato mondiale, contenendo il calo mondiale dei flussi internazionali in Italia al -2,8%, quando l'OMT prevede un calo mondiale dei flussi internazionali tra il -4% e il -6%,
- gli effetti della crisi economica hanno influenzato maggiormente la durata della vacanza e la spesa, spingendo i turisti italiani e stranieri a ridurre il budget per la vacanza e ad utilizzare maggiormente gli alloggi privati.
Il ministro si è poi soffermato sulle ricadute di immagine negativa che hanno avuto le notizie apparse quest'estate e che sono finite con grande eco sulla stampa internazionale sugli episodi di truffe, abusi e disservizi a carico dei turisti di cui il nostro paese è stato teatro.
Nonostante i disonesti siano una piccola minoranza a fronte dei milioni di onesti e capaci operatori italiani del turismo - ha affermato Michela Brambilla - ciò è sufficiente per farci finire sui giornali di tutto il mondo. Per questo occorre garantire un'etica di comportamento ancora più solida e più lineare nel mondo turismo, da parte di tutti gli attori coinvolti. Una apposita struttura di vigilanza avrà per il futuro il compito di assicurare ai turisti, e ai cittadini la tutela dei loro diritti.