Il ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali ha presentato la Relazione annuale al Piano nazionale integrato (PNI), che riunisce i dati delle attività di controllo ufficiale svolte in Italia nel corso del 2008 nel settore alimentare e veterinario.
Evidenzia, quindi, la vasta e capillare attività volta alla tutela della sicurezza degli alimenti, lungo l'intera filiera produttiva, fino all'arrivo dei prodotti sulle nostre tavole.
I dati si riferiscono ai cinque settori di interesse del PNI:
alimenti
mangimi
sanità animale
benessere degli animali
sanità delle piante
Per gli alimenti, il monitoraggio riguarda non solo l'aspetto della loro sicurezza, ma anche della qualità. Tra i campi d'indagine, la presenza di residui fitosanitari o di OGM, il contrasto alle importazioni illegali di prodotti di origine animale, il controllo sulle sostanze estranee presenti nei vini, negli integratori alimentari e dietetici.
Particolare rilevanza ha assunto poi il settore dei prodotti lattiero-caseari provenienti dalla Regione Campania: dall'emergenza rifiuti del 2007 è scaturita la richiesta, da parte della Commissione europea, di specifiche misure di verifica.
La sanità animale è analizzata rispetto all'eradicazione di diverse malattie, alla sorveglianza sui farmaci, al benessere degli animali negli allevamenti e durante il trasporto.
Riguardo alle piante, viene fatto un controllo sull'immissione in commercio e l'utilizzazione dei prodotti fitosanitari.
Altre informazioni, pur esulando da tali settori, sono presenti perché importanti per orientare i controlli, come i dati forniti dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e dai Carabinieri per la Tutela del Territorio relativamente ai controlli svolti negli alimenti e negli animali vivi, rispetto ai contaminanti ambientali
I dati raccolti nella Relazione annuale per il 2008 sono stati forniti dalle diverse Amministrazioni competenti nei settori di pertinenza del Piano, coerentemente con gli obiettivi di integrazione e coordinamento delle attività di controllo, cooperazione e trasparenza tra le diverse Amministrazioni, razionalizzazione dei controlli ufficiali sulla base della valutazione del rischio.
In base alla normativa comunitaria ( art. 44 del Regolamento (CE) n.882/2004 e Decisione 2008/654/CE), la Relazione deve essere trasmessa alla Commissione Europea che, a sua volta, presenta al Parlamento europeo e al Consiglio, e rende disponibili al pubblico, le Relazioni annuali di tutti gli Stati membri.
Redazione internet - Maddalena Baldi