"Le misure messe in atto in Italia contro l'influenza A hanno consentito di ritardare di almeno un mese, rispetto alle proiezioni, l'arrivo della pandemia". Il vice ministro del Welfare, Ferruccio Fazio, intervenuto in audizione alla commissione sanità del Senato ha fornito ulteriori aggiornamenti sulla strategia vaccinale.
"Stiamo controllando i dati che vengono dall'Emea sulla possibilità di usare una dose singola di vaccino invece di due" ha dichiarato Fazio che ha spiegato come la scelta di vaccinare il 40% della popolazione sia il risultato di una indagine precisa su numeri minimi per stroncare la epidemia: "Le proiezioni ci dicono che se invece del 40% decidessimo per il 60 o il 70% della popolazione, non cambierebbe molto: il 40% è infatti il limite che va raggiunto".
Il viceministro Fazio ha poi annunciato che a breve verrà emanata una nuova circolare per assicurare una gestione adeguata e uniforme in tutto il Paese dei casi più gravi di nuova influenza A/H1N1. L'influenza A è mite, ha ricordato il vice ministro, con una mortalità stimata dello 0,4 per mille.
Oltre ai soggetti a rischio, per i quali una qualsiasi malattia virale può causare un tracollo, e che verranno vaccinati per primi, ci saranno casi gravi che coinvolgeranno soggetti sani. Proprio per questi casi - che vengono stimati in qualche centinaio - la circolare indica misure più precise per il riconoscimento precoce e la gestione ottimale delle forme gravi di influenza A H1N1. Il Vice ministro ha infine affermato che il governo ritiene i pediatri di libera scelta e i medici di base tra i protagonisti nella strategia contro l'influenza A.
Proprio il loro coinvolgimento sarà oggetto di un altro provvedimento, che sarà inviato alle Regioni entro la settimana, nel quale si raccomanda il loro coinvolgimento non solo nelle strategie vaccinali ma nel riconoscimento e nella gestione delle pandemie.