Durante le scorse settimane gli operatori della sede di Ouagadougou del CIAI hanno cercato di raggiungere tutte le famiglie del programma di sostegno a distanza che sono state colpite dall'alluvione d'inizio mese.
Ecco il resoconto di queste visite inviatoci da Matteo Levi, della sede CIAI Burkina Faso.
"Nei giorni scorsi abbiamo visitato 62 famiglie che sono state colpite dall'alluvione, per un totale di 128 bambini che hanno, attraverso il CIAI, un sostenitore in Italia. Le famiglie hanno subito danni di diversa entità: c'è chi ha perso i pochi oggetti d'uso comune che possedeva, chi ha visto distrutta parte della casa, chi è rimasto privo dell'intera abitazione. Le famiglie rimaste senza tetto sono state ospitate in centri di accoglienza o da vicini di casa; molte sono anche le case rese inagibili perché pericolanti.
Ovviamente la situazione è ancora più difficile in quanto si trattava di persone che già erano provate dalle difficoltà economiche. Purtroppo questa catastrofe naturale ha infranto le speranze di una prossima ripresa per molte di queste famiglie.
Circa 73% di queste famiglie ha come fonte di reddito il piccolo commercio (venditori ambulanti di cereali, fritture, condimenti ecc) ed ora incontrano ovviamente tutte le difficoltà per la perdita delle loro attività. Gli allagamenti e i crolli degli edifici hanno, in molti casi, reso invendibile la merce.
Dagli scambi che abbiamo avuto con loro abbiamo valutato che i fondi per la ricostruzione si aggireranno fra i 20 mila e i 75 mila CFA (da 30.000 a 100.000 Euro).
Un padre di famiglia ha affermato che l'hangar sotto il quale lavorava è crollato e ha distrutto un mobile che stava creando su commissione del valore di 65 mila CFA. Un altro ha perso il lavoro di panettiere e deve mantenere fratelli e sorelle. Questi sono solo alcune delle testimonianze che abbiamo raccolto.
A pagare il prezzo più alto, in casi come questi, sono i bambini che hanno visto cambiare repentinamente la situazione dei loro familiari".
Come sapete, CIAI ha subito lanciato una raccolta fondi straordinaria per venire in aiuto di queste famiglie. Ecco come Matteo ci rende partecipi delle aspettative di queste persone.
"Purtroppo nessun concreto sostegno è ancora arrivato a queste famiglie, fatta eccezione per quelle che nei siti di accoglienza hanno avuto coperte, vestiti per i bambini e alimenti. Ora le famiglie sfollate sperano di poter ricostruire presto le loro case, di ricevere aiuti alimentari e assistenza sanitaria e di poter far riprendere la scuola ai bambini. Sarà indispensabile offrire al più presto aiuti per il rilancio o il rafforzamento delle attività generatrici di reddito.
Per riuscire a recuperare e visitare tutte queste famiglie abbiamo potuto godere del pieno appoggio del nostro partner locale AEM."
Ringraziamo tutte le persone che hanno risposto prontamente al nostro appello consentendoci di raccogliere ad oggi più di 12.000 euro. Speriamo di raggiungere presto l'obiettivo di 35.000 euro.
Grazie!