"Ma quale società stiamo costruendo? Episodi come quello della classe per soli bambini immigrati di Luzzara accendono un campanello d'allarme: far sentire "diverso" un bambino straniero, separandolo dai compagni italiani, è un'ulteriore occasione per alimentare distanze e incomprensioni.
Come intende comportarsi il dirigente dell'asilo di Luzzara nei confronti dei figli adottivi stranieri? Anche per loro ci sarà una classe separata?" Così ha commentato Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., la notizia della prima classe "separata" formata esclusivamente da bambini stranieri, in un asilo nido della provincia di Reggio Emilia.
A Luzzara, piccolo comune con un'altissima percentuale di cittadini extra comunitari, la scuola materna "Grisanti Respicio" ha creato due sezioni: una di alunni italiani, l'altra con bambini stranieri, soprattutto indiani. Lo riporta oggi il sito Stranierinitalia.
Quello che la Lega aveva suo tempo auspicato con le "classi ponte" si è così realizzato.
"Per noi che da più di 20 anni ci occupiamo dell'accoglienza di minori attraverso l'adozione internazionale, accogliere vuol dire innanzitutto dare e ricevere dalle reciproche culture, non separare e dividere." ha concluso Griffini.
Ai.Bi. ritiene infatti che sia necessario un accompagnamento personalizzato per ogni bambino, per superare eventuali barriere linguistiche che renderebbero difficoltoso l'apprendimento.
Progetti che esistono già e che dovrebbero essere diffusi a livello nazionale con la collaborazione dei Comuni e delle istituzioni scolastiche.
Laura Salerno
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