Sono più di 4mila le schede di minori con "bisogni speciali" arrivati agli uffici di AiBi nell'ultimo semestre, ma mancano le famiglie disposte ad accoglierli. Un numero impressionante se si considera che è solo la punta di un iceberg di un fenomeno ampio, così diffuso da indurre il board della Conferenza di Diritto Internazionale Privato dell'Aja a elaborare delle Linee Guida in cui si definiscono i cosiddetti minori "special needs".
Nel documento vengono presentati in maniera dettagliata quattro categorie di bambini con "bisogni speciali": minori che presentano problemi di comportamento, un'incapacità fisica o mentale, minori con più di 7 anni e bambini che appartengono a un gruppo di fratelli.
"Accogliamo con favore l'elaborazione di questo documento che, a 16 anni dall'emanazione della Convenzione de l'Aja del 1993 sulla cooperazione in materia di adozione internazionale, ha il compito di tracciare gli orientamenti per il prossimo futuro sia per i Paesi di accoglienza dei minori che per quelli di origine." - ha detto Marco Griffini, presidente di Ai.Bi.
Le Linee Guida, infatti, sono nate per rispondere alle nuove sfide dell'adozione internazionale, specialmente nei Paesi in cui è stato applicato il concetto di sussidiarietà. E' in questi contesti, infatti, che l'adozione internazionale rappresenta l'unica e ultima possibilità per un bambino di essere accolto da una famiglia. Ogni giorno che passa diventa sempre più difficile per i minori con bisogni speciali trovare una famiglia disposta ad accoglierli. L'età, lo stato di salute o avere più fratelli sono condizioni che ostacolano l'accoglienza. Nel loro Paese di origine non ci sono coppie disponibili ad accoglierli, per questo occorre facilitarne l'adozione internazionale.
Un modo per aiutarli sarebbe quello di aprire l'adozione anche ai single e alle coppie che hanno superato il limite di età imposto dalla legge. I Paesi dovrebbero quindi recepire nei loro ordinamenti misure quali la derogabilità del limite di età per le aspiranti famiglie adottive e l'apertura delle adozioni ai single. Ai.Bi. ha in cantiere una proposta che verrà presentata nei prossimi giorni nelle sedi legislative competenti. Si spera così di rimuovere un ostacolo evidente per i 4mila minori che potrebbero essere adottati da un single o una coppia di genitori non più giovanissimi se queste misure fossero recepite.
Laura Salerno
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