Il presidente Ciccarelli spiega i motivi dei ritardi nella presentazione delle richieste «Badanti, servono correttivi alla legge per incentivare le regolarizzazioni» Rimane ancora sommerso il 33% delle collaboratrici domestiche extracomunitarie

«La causa dello scarso numero di richieste di regolarizzazione delle badanti extracomunitarie finora pervenute al Viminale, risiede nella restrittività della legge n. 102 del 3 agosto 2009, che necessiterebbe di alcuni correttivi». Enzo Ciccarelli, presidente nazionale dell'Associazione nazionale anziani e pensionati (Anap) di Confartigianato Persone, che rappresenta circa 230 mila associati, commenta i dati resi noti dall'Assindatcolf - l'Associazione nazionale dei datori di lavoro domestico aderente a Confedilizia - secondo cui mancherebbero all'appello almeno il 33% delle richieste inizialmente preventivate. Secondo le aspettative del Ministero dell'Interno, le domande di regolarizzazione, alla data di scadenza del 30 settembre, dovrebbero attestarsi sulle 500 mila unità: ma, ad oggi, sono ancora soltanto 145 mila.

«Secondo la legge 102 del 2009 - spiega Ciccarelli - si può richiedere la regolarizzazione se si lavora almeno 20 ore settimanali con un solo datore di lavoro. Ma di frequente accade che una badante, o ancor più spesso una colf, divida la propria prestazione con più famiglie e raggiunga le 20 ore solo grazie al servizio svolto presso più datori di lavoro. La legge, per ora, non le consente di mettersi in regola. Ma così resta una quota di lavoro sommerso e clandestinità». C'è ancora molto da lavorare anche sulla possibilità di detrazioni fiscali delle spese per le badanti. «L'attuale limitazione a soli 2.100 euro annui della detrazione fiscale per addetti all'assistenza personale - prosegue il presidente di Anap - dovrebbe essere rivista e chiarita in presenza di rapporto di lavoro dipendente domestico o di badantato, garantendo la piena detraibilità della spesa. Un pensionato a trattamento pensionistico minimo non può permettersi di pagare una badante: il più delle volte sono i figli che si fanno carico di queste spese e a loro dovrebbe essere concessa la possibilità di una detrazione totale».

Il patronato di Confartigianato, l'Inapa si è attivato per aiutare gli anziani nella compilazione delle domande di regolarizzazione. «L'Inapa - conclude Ciccarelli - diffuso in tutta Italia, finora ha fornito informazioni a circa 25000 persone, sui criteri e i parametri per la richiesta di regolarizzazione delle badanti extracomunitarie. E purtroppo costatiamo che molte badanti extracomunitarie non possiedono le condizioni per chiedere la regolarizzazione: ciò non dipende né da loro, né dalla cattiva volontà dei loro datori di lavoro. Se dovesse accadere che badanti e colf non riuscissero ad essere regolarizzate in modo diffuso, e fossero espulse, si acuirebbe l'emergenza derivante da un già carente supporto, nel nostro Paese, di assistenza domiciliare, case di riposo e comunità alloggio».

Ufficio Stampa Anap-Confartigianato Persone:
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