Il 14 settembre 2009, nel Museo Nazionale Romano, in Palazzo Altemps, il Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC), Roberto Cecchi, Commissario delegato per le aree archeologiche di Roma e di Ostia antica, ha presentato il Primo rapporto sulle attività svolte nei primi 100 giorni del suo incarico. All'iniziativa hanno partecipato il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Giro, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il presidente Carandini, il direttore Resca, il soprintendente Bottini e il sovraintendente Broccoli. Secondo l'Ordinanza 3747 del 12 marzo 2009 il lavoro del Commissario ha lo scopo di impedire il degrado dei beni archeologici e di assicurarne la piena fruizione da parte dei visitatori. Sono previste, pertanto, misure sul piano della tutela e del miglioramento della fruizione pubblica delle aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica. Per realizzare il primo Piano degli interventi il Commissario ha incontrato i responsabili delle aree territoriali e dei monumenti di competenza della Soprintendenza speciale ai beni archeologici di Roma, della ex Soprintendenza ai beni archeologici di Ostia e della Sovraintendenza ai beni culturali del Comune di Roma. Sulla base delle criticità segnalate sono state selezionate le prime opere di manutenzione straordinaria, sintetizzate in 71 priorità di intervento. Le principali criticità sono concentrate nell'area demaniale centrale, Foro Romano e Palatino in particolare. Allo scadere dei primi 100 giorni di lavoro risultano elaborati progetti e avviata la fase di affidamento dei lavori per il 37% degli interventi, corrispondenti a circa 11.2 milioni di euro (su una dotazione di 31,58 milioni). Altri 4 milioni di euro sono stanziati per le operazioni relative alla Domus Aurea. Le criticità messe a fuoco per i siti dell'Area Archeologica Centrale sono: 1.il sistema degli accessi; 2.le infrastrutture di servizio; 3.le offerte per il miglioramento della visita; 4.l'orientamento e la didattica; 5.la riattivazione di nuovi percorsi di visita. In particolare, nell'ambito del sistema Palatino-Fori è prevista la riapertura entro la fine dell'anno della Passeggiata della Vigna Barberini, della Passeggiata soprastante le Arcate Severiane e quella del Tempio di Venere e Roma. Altri punti critici riguardano il Museo Nazionale Romano: il completamento della riorganizzazione in quattro sedi distinte e la creazione di nuove sezioni destinate a documentare le ricerche svolte dalla Soprintendenza non solo nell'Urbe ma anche nel suburbio. Gli interventi prioritari riguarderanno le due sedi di Crypta Balbi e Terme di Diocleziano, che si configurano, rispetto alle altre sedi, come aree archeologiche all'aperto. Redazione Internet - Ivana Madonna (i.madonna@governo.it)

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