Per la prevenzione ed il controllo dell'epidemia stagionale d'influenza 2009-2010 il Ministero della Salute ha diramato una circolare che oltre alle raccomandazioni comprende le più recenti indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla composizione dei vaccini antinfluenzali.
I sintomi dell'influenza (febbre, mal di testa, malessere generale, tosse, raffreddore, dolori muscolari ed articolari) sono comuni a molte altre malattie, per, cui dal punto di vista clinico, la definizione di caso di sindrome influenzale (influenza like illness = ILI) prevede un'affezione respiratoria ad esordio acuto, con febbre oltre i 38°C, accompagnata da almeno uno tra i seguenti sintomi sistemici: cefalea, malessere generalizzato, sudorazione, brividi, astenia, e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori: tosse, faringodinia, congestione nasale. Soprattutto nei bambini, le ILI, si possono manifestare anche con sintomi a carico dell'apparato gastro-intestinale (nausea, vomito, diarrea).
Come osservato in tutte le stagioni influenzali, la fascia di età più colpita è quella dei bambini fino a 14 anni (in particolare il picco massimo è stato osservato nella fascia 0-4 anni, seguito dalla fascia 5-14 anni); l'incidenza decresce all'aumentare dell'età, e raggiunge il valore minimo negli anziani.
Alla sorveglianza epidemiologica si affianca la sorveglianza virologica, mirata alla caratterizzazione qualitativa dei diversi ceppi di virus influenzali circolanti, per aggiornare la composizione del vaccino annuale della stagione successiva.
In Italia, l'andamento stagionale delle ILI è rilevato attraverso la rete di medici sentinella denominata Influnet, coordinata dal Ministero della Salute, attiva dal 1999, concordata con le Regioni e PP.AA: la raccolta e l'elaborazione delle segnalazioni è effettuata dai Centri di Riferimento Nazionali, cioè dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (dell'ISS) e dal Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Influenza, che utilizzano lo stesso protocollo operativo. L'ISS provvede all'elaborazione a livello nazionale e produce un rapporto settimanale.
Alla sorveglianza epidemiologica si affianca la sorveglianza virologica, mirata alla caratterizzazione qualitativa dei diversi ceppi di virus influenzali circolanti, per l'aggiornare la composizione del vaccino annuale della stagione successiva.

Misure di igiene e protezione individuale
La trasmissione interumana del virus dell'influenza si può verificare per via aerea (attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce), ma anche attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie; quindi una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può limitare la diffusione dell'influenza.
Recentemente l'ECDC ha valutato le misure di protezione personali utili per ridurre la trasmissione del virus dell'influenza, ed ha raccomandato:
- il lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici)
- una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani)
- l'isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale
- l'uso di mascherine da parte delle persone influenzate quando si trovano in ambienti sanitari Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (uso di antivirali e vaccinazioni).

Antivirali
Sebbene la vaccinazione antinfluenzale annuale rappresenti la migliore strategia per la prevenzione delle complicanze delle infezioni da virus influenzali, i farmaci antivirali possono essere considerati come ulteriore presidio per il trattamento e la chemioprofilassi dell'influenza.
L'utilizzo degli antivirali per il trattamento dell'influenza è descritto in dettaglio nelle "Linee Guida per la gestione della Sindrome Influenzale" (www.snlg-iss.it ). È bene ricordare che l'efficacia profilattica dei farmaci antivirali dipende essenzialmente dal tempo di somministrazione, che non deve superare le 48 ore dall'esordio dei sintomi del caso indice, e che l'uso dei farmaci antivirali non è raccomandato di routine durante le epidemie stagionali di influenza.
Gli antivirali, dunque:
- non sono un'alternativa alla vaccinazione;
- devono essere assunti sempre su prescrizione e sotto controllo medico;
- devono essere assunti con tempestività.

Vaccinazioni
Il vaccino antinfluenzale è indicato per la protezione di tutti i soggetti che non abbiano specifiche controindicazioni alla sua somministrazione. Questi i gruppi di popolazione per cui l'offerta attiva e gratuita di vaccinazione è prioritaria:
1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da: a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l'asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO); b) malattie dell'apparato cardio-circolatorio; c) diabete mellito e altre malattie metaboliche; d) malattie renali con insufficienza renale; e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; f) tumori; g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie;
3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico.
4. Donne che all'inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
6. Medici e personale sanitario di assistenza;
7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio;
8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori;
9. Personale a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come: allevatori, addetti all'attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e libero-professionisti. Sono, tuttavia, passibili di modifiche a tale elenco, che saranno apportate in accordo con le Regioni e PP. AA., qualora dovessero intervenire necessità prioritarie legate alla immunizzazione di massa con vaccini pandemici, allorquando disponibili.
Per finire, possono scegliere di vaccinarsi tutte le persone che desiderino evitare l'influenza per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, ecc.), salvo quelle per cui esistano specifiche controindicazioni. È bene che tale scelta sia sempre effettuata con l'intervento del proprio medico. Il vaccino è disponibile presso le farmacie.
Redazione internet - Ivana Madonna ( i.madonna@governo.it )

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