Bilanci e prospettive delle diverse fasi di intervento accanto alla Caritas dell'Aquila e alla popolazione colpita sono stati messi a punto da Caritas Italiana (Vai al report con tutte le schede intervento).
Sono stati presentati lunedì 14 settembre 2009 in occasione della visita a L'Aquila del cardinal Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Dopo il periodo di aiuti d'urgenza ora, grazie alla presenza continuativa delle Delegazioni regionali Caritas, ci si sta concentrando sul piano di prossimità e di accompagnamento nella prospettiva della ricostruzione.
Significativa è stata anche la solidarietà della rete internazionale con più di 60 Caritas estere che stanno contribuendo alla ricostruzione. Intanto, grazie anche alla raccolta indetta in tutte le parrocchie e alla costante generosità degli offerenti (singoli, famiglie, associazioni, gruppi, parrocchie e diocesi) sono pervenuti a Caritas Italiana oltre 25 milioni di euro, ai quali si aggiungono i 5 milioni messi a disposizione dalla Cei.
Caritas Italiana si è prontamente attivata per dare sostegno e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma che, all'alba del 6 aprile, ha devastato L'Aquila e altri centri dell'Abruzzo. Ha avviato un Centro di Coordinamento nazionale che coordina e smista tutti gli aiuti della rete Caritas alle popolazioni colpite dal terremoto, grazie a tre operatori stabili. Fondamentale l'apporto della Caritas diocesana aquilana e delle altre Caritas della delegazione Abruzzo-Molise.
Il Centro di coordinamento Caritas ha suddiviso il territorio colpito dal sisma in 9 zone omogenee, "affidate" alle Delegazioni regionali delle Caritas diocesane, secondo lo schema dei "gemellaggi", strumento collaudato con successo sin dal dopo-terremoto del Friuli, nel 1976. L'impegno, grazie agli sforzi delle Caritas della delegazione Abruzzo-Molise, si è esteso anche al territorio extradiocesano, in particolare accanto alle persone accolte lungo la costa. In Abruzzo i primi gemellaggi sono entrati nel vivo una settimana dopo il sisma, anche con l'invio di operatori e volontari che, per un lungo periodo, continueranno a svolgere opera di ascolto e assistenza delle persone terremotate, soprattutto delle fasce più fragili (anziani, malati, disabili, minori, migranti).
Caritas Italiana, in sintonia con le 16 Delegazioni regionali Caritas, coordina anche la presenza dell'Azione Cattolica Italiana, della Pastorale giovanile, delle altre espressioni pastorali delle Chiese in Italia per favorire la valorizzazione della presenza di operatori e volontari - finora sono stati circa 2.500 - alternati nelle nove zone dell'area terremotata e lungo la costa. In questa fase è stato avviato un programma pluriennale di ricostruzione incentrato su alcuni ambiti principali: scuole, centri di comunità e centri per servizi, appartamenti per anziani e universitari.
Nove sono le opere avviate e altre sette sono in fase di definizione.
Per sostenere gli interventi in corso (causale "TERREMOTO ABRUZZO") si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 (Per bonifici provenienti dall'estero BIC:
BPPIITRRXXX) o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A. IBAN IT38 K030 0205 2060 0040 1120 727 (Per bonifici provenienti dall'estero BIC: BROMITR1707)
Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:
Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma
IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
*BIC: BCITITMM
Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma
IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
*BIC: BKRAITMM
Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
*BIC: CCRTIT2T84A
CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario di ufficio)