"Non è attraverso l'affissione di simili manifesti che si può e si deve affrontare un tema delicato come quello della sessualità dei giovani" dichiara Elisabetta Scala, coordinatrice nazionale e pedagogista del Moige
"I ragazzi non hanno bisogno di ricevere informazioni superficiali e sommarie come possono essere quelle di un cartellone pubblicitario, una modalità comunicativa scadente sul piano sostanziale che rischia di trattare con superficialità e approssimazione un argomento davvero molto serio" prosegue e conclude la coordinatrice del Moige "ma devono ricevere valori e principi solidi e un'educazione alla sessualità corretta, consapevole e completa che riguardi non solo la sfera sanitaria ma anche e soprattutto quella affettiva".