Cosi
Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo Settore che prosegue
"Nei mesi passati, dopo l'introduzione nel cosiddetto Decreto Anticrisi di norme poco ponderate sul controllo delle organizzazioni sociali si era dato avvio ad un tavolo di confronto tra il Forum del Terzo Settore, l'Agenzia delle Entrate e l'Agenzia per le Onlus. L'obiettivo era di tenere insieme l'esigenza di trasparenza e rigore e la volontà di non danneggiare le associazioni con vincoli burocratici eccessivi (specie per le piccole organizzazioni)".
"Dal lavoro comune uscì un testo di proposte di modifica condiviso che avrebbe dovuto essere presentato come emendamento migliorativo della legge".
"Ciò purtroppo non è accaduto".
Con un'improvvisa decisione l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il "Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali", un testo particolarmente gravoso per organizzazioni sociali sia per lo stile burocratico e ridondante - molti dati richiesti sono già in possesso delle pubbliche Amministrazioni - sia per gli strettissimi tempi concessi per la sua riconsegna (telematica, tanto per gradire, quasi a mostrare la totale noncuranza per le piccole organizzazioni sociali).
"E' ben curioso constatare - prosegue
Olivero -
che il Ministro del Welfare, nel suo Libro Bianco non ha esitato a definire il Terzo Settore "un punto di forza del modello sociale italiano" mentre l'Agenzia delle Entrate lo giudica un soggetto da trattare alla stregua di un super evasore".
"Sembra infatti che l'assunto da cui sono partiti i dirigenti dell'Agenzia delle Entrate sia la "presunzione di colpevolezza" di tanta parte della società civile italiana, lasciando alle organizzazioni l'onere di provare il contrario".
"E' un grave errore: il terzo settore ha tutto l'interesse a garantire trasparenza e legalità ed è pronto a fare la sua parte purché non si soffochi la libera azione sociale con vuoti gravami burocratici".
"Per questo - conclude il portavoce - ci aspettiamo immediati segnali di ripresa del confronto".